di Edoardo Salzano.
Dicono gli ottimisti: "Finalmente trova spazio l’esigenza che la comunità nazionale si faccia carico di una politica per le città". Finalmente, dicono, ci si rende conto che il destino delle città (anzi, dell’habitat dell’uomo, come preferiamo dire) non deve essere abbandonato all’idiotismo del federalismo in salsa padana o al dispotismo di un “locale” autarchico, ma all’autorità multiscalare di una «Repubblica costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato», in cui anche quest’ultimo livello svolga il suo ruolo. Replicano gli scettici: "sono solo chiacchiere, propaganda, promesse a vuoto, fuffa" ...