di Paolo Viarengo.


Qualche settimana fa, mia moglie e io siamo stati ospiti della città tedesca gemellata ad Asti, in occasione dei festeggiamenti per il trentennale di questo atto di fratellanza; è stato un blitz veloce, siamo stati invitati come Associazione "Valmanera Viva" e ci è stato richiesto di cucinare le nostre specialità italiane. Una "puntatina rapida", 2 giorni soltanto, sufficienti comunque per fare la nostra bella figura e, anche, divertirsi.
Siamo stati accolti nelle famiglie (si usa così per il pernottamento e la colazione) con calore e amicizia sinceri; insomma: una bellissima esperienza, nonostante i più di settecento Km. percorsi. E ci siamo resi conto che in Germania ...


di Alessandro Mortarino.


Leggo su "La Stampa" del 1° novembre la lettera dell'agronomo Durandi che invita a difendere i diritti (ma potremmo usare il termine "bramosie" ...) di quanti vorrebbero erigere un nuovo edificio abitativo in panoramica zona agricola o collinare.
Mi pare un ragionamento molto sbagliato e insisto nel sollecitare l'amministrazione comunale di Asti (stranamente silenziosa) a produrre quel richiesto "censimento" del patrimonio edilizio già esistente e vuoto, sfitto, non utilizzato secondo quanto già deliberato all'unanimità dal consiglio comunale nel luglio scorso ...


di Mario Malandrone.


Questa notte ho fatto un sogno: l’ambientazione erano delle frazioni intorno ad Asti e mi muovevo cercando di ostacolare la costruzione di nuovi insediamenti; c’erano ruspe e case mezze costruite, insieme a me c’era l'amico Roberto Zanna e con un megafono urlavamo di smettere di consumare suolo e intorno a noi dei draghi metallici sputavano cemento ...


di Tommaso Gamaleri.
Un appello all'obiezione di coscienza al consumo di territorio: anche nell'astigiano ci sono professionisti pronti a sottoscrivere questo impegno etico ? Comunicatecelo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Di fronte al consumo di territorio cosa possono fare i progettisti edili “critici” ? In che modo un tecnico come me, convinto della necessità di uno stop immediato alle nuove edificazioni che distruggono suolo, vi si può opporre ? Da tempo mi pongo queste domande e, di fronte ad un incarico riguardante una nuova edificazione su terreni ancora liberi, mi sono sempre chiesto se accettarlo volesse dire essere complice oppure no ...

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