di Alessandro Mortarino.

La scorsa settimana vi avevamo accennato all'"atterraggio" sulla città di Asti del Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), un documento di 226 pagine redatto e proposto con il supporto tecnico di Environment Park S.p.A. per conto del Comune, e vi avevamo promesso una nostra puntuale analisi. Eccola (in sintesi estrema) con l'invito a studiare il Piano (non solo le nostre sintesi) perché - qualora l'amministrazione decidesse di adottarlo - non si tratta di uno strumento "qualunque", ma della strategia politica che dovrà delineare la città dei prossimi 10/20 anni, come ben indicato nella sua premessa: «è importante che i futuri strumenti di pianificazione adottati dal Comune risultino coerenti con le indicazioni contenute nel presente documento programmatico. Piani per il traffico, Piani per la Mobilità, Strumenti Urbanistici e Regolamenti edilizi dovranno pertanto definire strategie e scelte coerenti con i principi declinati nel PAESC»...

di Gabriella Sanlorenzo.

C'erano una volta 7 platani... no, fortunatamente ci sono ancora (ma per quanto?) e comunque... c'erano una volta aceri, tigli, bagolari, pioppi cipressini, aceri, prunus... Qualcuno di loro non c'è più, e non se ne capisce il motivo. Qualche altro invece c'è, ma orrendamente amputato.
Si tratta del preziosissimo patrimonio arboreo della città di Asti, in parte pubblico, in parte privato...

A cura del direttivo di SEquS – Asti.

Siamo giunti all'ottavo giorno di sciopero della fame contro il taglio dei sette platani di Corso Savona. Nonostante la nostra presenza quotidiana, alle ore 11 del mattino, davanti all’ingresso di Palazzo Mandela, nessun rappresentante della giunta si è fermato ad ascoltare le ragioni del nostro gesto...

A distanza di otto mesi dalle prime richieste della cittadinanza di risparmiare i sette platani superstiti nell'area dell'ex mulino Valente, prossimo a diventare un nuovo punto vendita Lidl, l'assessora Stefania Morra ha annunciato il taglio reso necessario, dopo verifiche tecniche, non per una decisione "politica" o di convenienza per la catena tedesca, ma «a causa delle operazioni edilizie e delle loro condizioni di salute». E cioè?...

di Alessandro Mortarino.

Asti discute il “Patto dei Sindaci” per ridurre del 56% le emissioni di Co2 entro il 2030 attraverso un Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) in cui «l’efficienza energetica, le fonti rinnovabili e i "sistemi di cattura" delle emissioni sono considerati come elemento di competitività sul mercato globale sul quale puntare per mantenere elevati livelli di occupazione locale». Intanto gli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili si moltiplicano a macchia d'olio in tutto il Paese e mettono a rischio il valore di paesaggi, borghi, territori. E a Incisa Scapaccino si affaccia anche una BESS: un rilevante impianto/sistema di batterie elettrochimiche in grado di immagazzinare l'energia prodotta dagli impianti rinnovabili e renderla fruibile nei momenti di necessità. In mezzo alle vigne del Nizza DOCG...

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