Sentenza emessa: i platani di corso Savona sono da abbattere

A distanza di otto mesi dalle prime richieste della cittadinanza di risparmiare i sette platani superstiti nell'area dell'ex mulino Valente, prossimo a diventare un nuovo punto vendita Lidl, l'assessora Stefania Morra ha annunciato il taglio reso necessario, dopo verifiche tecniche, non per una decisione "politica" o di convenienza per la catena tedesca, ma «a causa delle operazioni edilizie e delle loro condizioni di salute». E cioè?...

I due termini, soprattutto se accostati tra loro, rendono difficile comprendere se davvero si tratti di conditio sine qua non dovuto allo stato di salute degli alberi. Che, a detta dell'assessora, sarebbero stati sottoposti a VTA (Visual Tree Assessment, cioè Valutazione Visiva degli Alberi) risultando «tutti rientranti nella classe C, ossia specie che manifestano segni, sintomi o difetti significativi».
Per fugare dubbi, crediamo che l'assessora avrebbe potuto esibire una perizia di un tecnico abilitato anziché limitarsi alla draconiana sentenza: ma questa perizia esiste e si potrebbe analizzarla?

Occorre anche aggiungere che la classe C viene considerata dai tecnici del settore come "classe di rischio moderato"; vero quindi ciò che l'assessora ha reso noto ma forse avrebbe dovuto aggiungere che gli alberi iscritti in questa classe presentano difetti di portamento e strutturali rilevanti che possono aggravarsi rapidamente qualora non si attuino le soluzioni individuate come potature e consolidamenti, passando così a una classe di rischio superiore. Cioè non piante che rischiano di cadere da un momento all'altro, ma che potrebbero essere curate e tenute sotto osservazione.

D'altra parte la condizione di stabilità viene associata dall'assessora alle operazioni edilizie, il che farebbe pensare che Lidl voglia sbarazzarsi dell'ingombrante presenza dei sette platani. Ma Lidl più volte aveva ribadito di non essere proprietaria della superficie su cui insistono gli alberi, che appartiene al Comune di Asti.
Il cortocircuito pare evidente e sarebbe sensato che l'amministrazione chiarisse rapidamente e, ovviamente, ben prima di procedere all'abbattimento.

Naturalmente non è tutto: l'assessora ha anche annunciato qualche lieta novella "a compensazione del taglio". Una siepe di contrasto/assorbimento degli inquinanti legati al traffico veicolare già installata nei pressi della scuola Baussano più altri esemplari arborei che Lidl magnanimente donerà alla città: 4 platani geneticamente modificati - capaci di resistere al cosiddetto “cancro colorato” - in viale Pilone, sei aceri (Acer campestre) in prossimità del giardino dell’asilo Cattedrale, nel parco Bramante, nel parco Tanaro e nell’area verde delle Ex Ferriere Ercole.
Prendi tre e paghi due, per restare nel gergo commerciale...

Insomma, la cittadinanza chiede ragguagli. Per evitare di trasformare in pantomima uno spettacolo che si è già trascinato troppo a lungo e con attori che non vogliono apparire come protagonisti (o responsabili...).

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