di Mario Malandrone.
Questa notte ho fatto un sogno: l’ambientazione erano delle frazioni intorno ad Asti e mi muovevo cercando di ostacolare la costruzione di nuovi insediamenti; c’erano ruspe e case mezze costruite, insieme a me c’era l'amico Roberto Zanna e con un megafono urlavamo di smettere di consumare suolo e intorno a noi dei draghi metallici sputavano cemento ...
Mi sono svegliato e ho ripensato a posti intorno ad Asti e ad alcuni vicino a casa mia, a Canova e Palucco. Sono i luoghi della variante frazionale proposta dalla precedente amministrazione comunale su cui io, Roberto, molti cittadini e associazioni - Stop al Consumo di Territorio in particolare - avevamo, lo scorso autunno, scritto documenti di "osservazioni" e che avevamo più volte frequentato per valutarne le criticità e informare la popolazione.
Sulla Variante ci battemmo molto; avvalendoci di leggi regionali facemmo osservazioni che andavano a smontare pareri regionali pezzo a pezzo.
La variante. per varie vicissitudini interne alla maggioranza. non ripassò in Consiglio Comunale e non se ne fece più nulla. Mi restano però alcuni dubbi.
1) La variante frazionale è di fatto ferma nel suo iter; questo è un dato positivo, ma davvero è ferma ? Se qualcuno ci stesse lavorando attorno, da che organo politico è stato autorizzato ?
2) L’amministrazione comunale intende, come promesso, non consumare altro suolo ? Ogni area che venisse approvata sarebbe un incremento di consumo di suolo; per esempio: se la variante fosse ridotta a 20 ettari, sarebbero comunque 20 ettari di suolo consumati, ma noi crediamo non rientri tra le scelte che il Comune farà (avendo deciso di non consumare più suolo ...).
3) Quale iter partecipativo si vuole adottare sulle scelte urbanistiche ?
4) Avendo il comune di Asti aderito alla campagna Salviamo il Paesaggio, premesso che ha annunciato e deliberato (all'unanimità) un censimento sugli immobili sfitti e sul territorio complessivo, prima di iniziare nuove pratiche o di rispolverarne di vecchie dovrebbe inevitabilmente lavorare sui dati dell'attuale situazione e, dunque, sul fabbisogno abitativo.
5) Ogni iter urbanistico, prima di coinvolgere tecnici in nuove progettazioni, passerà attraverso un confronto con la cittadinanza e il Consiglio ? Quali strumenti si intende dare l’amministrazione, finchè non avrà deciso strumenti partecipativi per non eludere le promesse di "urbanistica partecipata", per assumere altre decisioni ?