di Michele Corti.


La Permacultura presenta una dimensione sociale intrinseca che è spesso un optional nell'agricoltura bio e biodinamica, compatibile con una visione aziendalista e di ricerca del profitto. In una fase storica di grandi ripensamenti, mettere l'accento sul vivere in modo autosufficiente, sostenibile, elaborando soluzioni che contrastano alla radice sprechi e iniquità, non può che incontrare interesse e favore ...


di Alessandro Mortarino.

E' da un po' di anni che la situazione finanziaria dei Comuni italiani veleggia in acque difficili, dato il progressivo drastico aumento dei tagli dei cosiddetti "trasferimenti dallo Stato" agli Enti locali (termine che possiamo tradurre in: meno denari nelle casse municipali ...). Uno degli strumenti più utilizzati dalle amministrazioni comunali per far ugualmente fronte agli impegni di "moneta corrente", è diventato quello delle entrate dagli "oneri di urbanizzazione": chi costruisce un nuovo edificio o modifica la destinazione d’uso di un edificio già esistente, paga. I Comuni incassano. Ma poi ...

Pochi giorni fa il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio ha inviato questo documento al neo Ministro per i Beni e le Attività Culturali, per sollecitare un suo pronto intervento a difesa del patrimonio artistico italiano e ad un'azione decisa per rendere giuridicamente forte la lotta - necessaria - ai "ladri di tesori" ...


di Vincenzo Cerulli Irelli.

Vincenzo Cerulli Irelli, professore ordinario di Diritto amministrativo all’Università La Sapienza di Roma, ha rilasciato questo Parere pro veritate all’Associazione Italia Nostra. È pubblicata sul Bollettino di Italia Nostra, n. 390.
E' senz'altro vero che la vigente normativa non pone limiti temporali alle previsioni di edificazione privata, ma questo non vuol dire che l'edificabilità prevista non possa essere modificata da un successivo intervento di pianificazione urbanistica ...


di Edoardo Salzano.

Secondo il diritto italiano i vincoli posti dagli strumenti urbanistici decadono dopo un certo periodo di tempo ? Quindi se si vuole tutelare un’area di pregio, che non si sia potuta acquisire, occorre scendere a patti col proprietario e concedergli una quota di edificabilità, lì o altrove ? E il proprietario fondiario cui una previsione urbanistica (ad esempio, un piano regolatore approvato) ha attribuito una certa edificabilità, può pretendere dal Comune un indennizzo se questi ritenga di modificare la destinazione d’uso ed eliminare, o ridurre fortemente, l’edificabilità ? È quindi necessario, per ragioni di diritto [1], compensare il proprietario la cui area non sia più edificabile come inizialmente previsto ?...

Altritasti Periodico on line dell'Associazione di Promozione Sociale Altritasti - via Carducci 22 - 14100 Asti - C.F. 92060280051
Registrazione: Tribunale di Asti n. 7/2011 del 28.10.2011 - Direttore Responsabile: Alessandro Mortarino