di Alessandro Mortarino.
Felice Luigi Musto è il nuovo presidente dell'Ente Parchi e Riserve Naturali Astigiani, nominato dalla Regione Piemonte. Quarantasette anni, consigliere di minoranza nell'amministrazione comunale di Castagnole delle Lanze, in "quota" Lega Nord, Musto è stato scelto (crediamo) per le sue specifiche competenze in materia: Geometra, esperto in consulenze su immobili (successioni, catastali, contenziosi con privati ed enti), progettazione civile, rilievi topografici ...
Nella sua pagina su Facebook notiamo, tra le sue "passioni", anche altre caratteristiche che connotano il suo interesse verso le aree verdi, tra cui l’interesse per i rally e per gli Alpini (quelli del parco Rio Crosio ? ...).
Due considerazioni ci paiono opportune.
Innanzitutto ci chiediamo (e chiediamo a tutti) se il presidente uscente, Gianfranco Miroglio (che nei suoi due mandati ha saputo guidare l'Ente - nonostante le ristrettezze economiche - con riconosciute doti e senza critiche “bipartisan”), non continuasse ad avere le carte in regola per essere confermato e poter, così, portare a compimento molte delle sfide intraprese e in corso di laboriosa attività. Qualcuno mi dirà: occorre un ricambio ai vertici degli enti pubblici, occorre "svecchiare". D'accordo: abbiamo iniziato all'Ente Parchi, dunque ora andremo avanti ? In tutti gli Enti locali ? (Dite: “Lo giuro” …).
Qualcun altro aggiungerà: "ma Miroglio resta tra i 5 membri del consiglio dell'Ente, dunque potrà controllare". Certo: ma allora perchè non confermarlo alla guida, già che c’eravamo/c’eravate …) ?
E poi, naturalmente, ci viene spontaneo domandarci se il curriculum del neo presidente fosse davvero così "folgorante" per farlo scegliere tra i tanti. Nulla di contrario alla figura e alla persona, ma in questi grigi albori della democrazia italiana, gli "ingenui" (come noi ...) si aspetterebbero - che so - che alla guida di un qualunque Ente Parchi venga prescelto un biologo, un dottore in scienze naturali, un etologo, un ambientalista (orrore ... !).
Ma proprio un geometra ...
Ripeto: nulla di contrario alla persona e pronto a compiacermi del suo perfetto futuro operato. Ma certo che la scelta pare un po' (troppo ?) politica.
A Torino, nei corridoi della sede della Regione in piazza Castello, se domandate ai funzionari su quali requisiti è stata considerata ottimale la candidatura di Musto, facile che sottovoce qualcuno vi risponda "il possesso della tessera della Lega. Oltre al fatto di essere nato, dunque di essere un individuo presente sul pianeta".
Bene, questa è la situazione, che ci piaccia oppure no. Una ragione in più (e un “settore” in più) in cui essere pronti, vigili, attenti per far sì che i binari della sostenibilità siano sempre paralleli e la via indicata una sola (libero adattamento dal vecchio adagio “chi la fa l’aspetti” …).