di Angelo Marinoni.


Nonostante le intenzioni anche il governo Renzi ha subito le sue dimissioni eccellenti, quelle del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Lupi: la scelta del ministro è stata dettata, secondo il canovaccio governativo, da un senso di responsabilità anche superiore alle richieste, visto che lo stato d’accusa dell’ex-ministro non è lontano dalla voce di corridoio. Non è mia intenzione dissertare su cose che non so ovvero se l’On. Lupi abbia o meno delle colpe anche solo morali circa la vicenda per la quale è stato mediaticamente incriminato e indotto o fatto indurre alle dimissioni; è mia intenzione, invece, dissertare, seppure molto brevemente, su quello che so, ovvero su alcune scelte strategiche fatte dal Ministero dei Trasporti o da quello che ne resta, che sono molto più preoccupanti di una ipotetica raccomandazione ...



Il Forum Salviamo il Paesaggio commenta le dimissioni di Maurizio Lupi, ormai ex Ministro per le infrastrutture e trasporti, con una nota ufficiale che viene pubblicata integralmente.

Le dimissioni del ministro Maurizio Lupi sono un atto dovuto, che non ci ripaga delle distruzioni avviate o lasciate in sospeso nel nostro Paese, un territorio violentato dalle lobby della speculazione e dell’interesse privato ...


Sintesi del video messaggio presentato all'incontro pubblico sulla corretta applicazione del Piano Territoriale Regionale (Asti, giovedì 26 marzo 2015).


...Dio perdona sempre le offese e gli abusi, Dio sempre perdona, gli uomini perdonano a volte, la Terra non perdona mai.
Custodire la sorella Terra, la madre Terra affinché non risponda con la distruzione.
Innanzi ai beni della Terra siamo chiamati a non perdere mai di vista né l'origine né la finalità di tali beni in modo da realizzare un mondo equo e solidale, così dice la dottrina sociale della Chiesa.
La Terra ci è stata affidata perché possa essere per noi Madre capace di dare quanto necessario a ciascuno per vivere ...



di Domenico Finiguerra.


Tra una villa palladiana e l’altra non ci sono solo le scatole in cemento di insignificanti centri commerciali ad interrompere lo stupore per la bellezza architettonica disegnata dal genio veneto. Tra un pendio coltivato a vite e il castello piemontese all’orizzonte non ci sono solo i soliti anonimi condomini ad inquinare l’armoniosità della collina astigiana. Tra l’acropoli e la spiaggia siciliana in fondo alla provinciale non incontriamo solo case abusive cresciute tra fichi d’india e piante di capperi spontanei. No. A deturpare il paesaggio in modo tanto disordinato quanto invadente ci sono anche le centinaia di migliaia di cartelli pubblicitari disseminati lungo tutte le strade italiane ...

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