Paola Bonora, geografa all’Università di Bologna, ha riassunto in un dettagliato ed utilissimo libro denso di dati il punto di arrivo di un lungo percorso attorno al concetto di “consumo di suolo”; un termine emerso dai circoli della società civile e della cultura critica e oggi divenuto particolarmente di “moda”. Il suo contributo si intitola “Fermiamo il consumo di suolo. Il territorio tra speculazione, incuria e degrado”, edito da “Il Mulino” (133 pagine, 12 euro) e ci piace intenderlo come un invito all’azione oltre che un approfondito scandaglio: essere maggiormente informati è un pungolo per raddoppiare le forze per contrastare un fenomeno che non deve più permettere alle nostre coscienze di attendere oltre per rafforzare la necessità di una “crescita zero” da contrapporre agli opposti orientamenti governativi contenuti, ad esempio, nello Sblocca Italia, che sposta l’offensiva del cemento e dell’asfalto sul piano delle grandi opere e sulla riapertura dei cantieri ...