di David Harvey.

Allo stesso modo in cui gli anni Trenta portarono alla guerra, la Terza Guerra Mondiale è già in corso? Perché nel 1937 in Gran Bretagna si cominciò a parlare apertamente della possibilità di una guerra globale. E ora stiamo cominciando a vedere emergere quel tipo di discorso non soltanto su ciò che sta accadendo in Ucraina, ma ovviamente su ciò che sta accadendo a Gaza e così via...

Noi bambine e ragazzi, giovani, donne e uomini, nonne e vecchi della minima comunità della Valle Andona viviamo nel pianto la guerra in Israele. Terminata questa guerra, ne nascerà un’altra. Così e avvenuto dalla creazione dello Stato di Israele nel maggio del 1948 ad opera dell’ONU. E intanto le nazioni che circondano Israele si doteranno di armi nucleari. Sara la fine della terra. Il popolo ebreo da vittima di infiniti olocausti sarà trasformato in carnefice...

La Campagna nonviolenta per dire No alla mobilitazione militare.
La guerra, già in atto, è tra noi e siamo tutti coinvolti.
Diciamo no alla chiamata alle armi, alla mobilitazione militare, all’ipotesi di ritorno della leva obbligatoria. Ci dichiariamo da subito obiettori di coscienza”: è questo il messaggio che il Movimento Nonviolento lancia con la Campagna di Obiezione alla guerra...

di Gabriella Sanlorenzo.

Tra qualche giorno si terrà ad Asti un incontro dal roboante titolo: "Lotta agli sbarchi". Gli organizzatori forse non sanno che nella stessa città si sta tenendo un "percorso di formazione rivolto a insegnanti e aperto a tutta la cittadinanza" intitolato: "Frontiere" e organizzato dalla rete Welcoming Asti presso il circolo Acli "Foyer delle Famiglie", un vero peccato! Sarebbe stato molto istruttivo per loro, com'è stato per i numerosi partecipanti, ascoltare le parole del professor Maurizio Ambrosini, dell'Università di Milano, durante il primo incontro.
Infatti il professore, anche direttore di "Mondi migranti"', rivista di studi e ricerche sulle migrazioni internazionali, ha dato un quadro interessante e direi controcorrente riguardo il tema dell'immigrazione, basandosi su dati reali...

di Domenico Massano.

Di fronte ad un contesto globale che sembra saper solo più parlare il linguaggio della violenza, dello scontro, della prevaricazione e della guerra, è non solo utile ma, forse, necessario, avviare una riscoperta della nonviolenza e di una resistenza che si basi su di essa per provare ad arrestare questa pericolosa deriva e le sue drammatiche conseguenze.
Un compito, però, non semplice e che deve attraversare alcune ambiguità, visto che sempre più spesso le stesse richieste di pace, di diritti umani, di giustizia sociale ed ambientale sono considerate quasi come dichiarazioni di guerra, e chi le avanza è trattato alla stregua di un violento o di un nemico della società, testimoniando come tutte le parole possono essere manipolate, e i loro significati possono essere distorti...

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