Noi bambine e ragazzi, giovani, donne e uomini, nonne e vecchi della minima comunità della Valle Andona viviamo nel pianto la guerra in Israele. Terminata questa guerra, ne nascerà un’altra. Così e avvenuto dalla creazione dello Stato di Israele nel maggio del 1948 ad opera dell’ONU. E intanto le nazioni che circondano Israele si doteranno di armi nucleari. Sara la fine della terra. Il popolo ebreo da vittima di infiniti olocausti sarà trasformato in carnefice...
Noi ora manifestiamo il nostro sogno. Donne e uomini ebrei ripetete la scelta che hanno fatto i vostri padri nel 70 d.C. al termine della prima guerra giudaica e alla distruzione del Tempio e di Gerusalemme da parte dell’Impero romano.
Scegliete la diaspora e la dispersione in tutta la terra. Ritornate alla vostra vocazione millenaria di vivere in questo mondo, essendo di un altro mondo sempre da attendere. Lasciata la Giudea, la Samaria, la striscia di Gaza, la dolce Galilea dove e vissuto il giovane rabbi Gesu.
Avete vissuto per millenni “fuori luogo”, sempre in ricerca, in una gestazione che non ha mai conosciuto il parto. Ovunque siete stati un popolo in divenire nella scienza, nella tecnologia, nell’immaginazione, nella spiritualità La diaspora ha mantenuto la vostra vocazione alla diversità. La dispersione è stata la metafora spaziale della vostra storia tra passato e futuro, tra memoria e speranza. La diaspora/sradicamento ha garantito la vostra continuità e il radicamento mentale, anzichè terrestre, nelle scritture, nella parola, nei gesti rituali, nell’essere di fatto in un luogo e nel dover essere in teoria in un altro luogo.
La diaspora sia il vostro futuro, il vostro modo di restare diversi, eletti, obbedienti al comando divino “Siate distinti”. E la vostra vocazione di ebrei di essere come l’albero rovesciato con le radici in cielo.
Se un ebreo donna o uomo sarà tra di noi in diaspora in queste Valli del mare della Valle Andona baceremo i suoi piedi e inviteremo a farlo anche il ragazzo undicenne palestinese Adli della striscia di Gaza che la nostra comunità ha adottato negli anni 1990 nella campagna Salaam Ragazzi dell'Olivo.
Salaam e diaspora di speranza a tutti.