Due spunti di Pablo Neruda e Silvana Grasso.
Non so se capiti anche a voi, ma da un po’ di tempo i fatti assurdi del nostro vivere moderno, le contraddizioni, l’imperativo del “crescere, svilupparsi, consumare” (e poi crepare …) ci torcono talmente con forza le budella che quasi ci vien voglia di piangere. E allora ? Che c’è di male a piangere un po’ ? Piangere fa bene (soprattutto per chi produce fazzoletti !). Viva la cipolla, insomma, emblema delle nostre prossime rivoluzioni …