ImageEra nell'aria da settimane e da qualche giorno la formale decisione del Comitato Tso è stata pubblicamente annunciata da Giorgio Caracciolo: i lavori del tavolo istituito dagli enti locali per definire i contorni del progetto per la nuova strada attorno alla città non saranno più condivisi dai rappresentanti dei cittadini-ambientalisti. E non poteva essere diversamente, poichè diverse richieste preliminari non risultavano essere state accettate: che al tavolo potessero sedersi tutte le organizzazioni che avevano presentato osservazioni al progetto preliminare, un accurato studio preventivo sui flussi di traffico, l'opzione zero (nessuna nuova strada) ...

ImageMercoledì 20 Luglio è iniziato ad Asti uno sciopero della fame con presidio davanti al palazzo del Comune, come forma di estremo richiamo alle responsabilità sulla vicenda della casa alpina nel parco Rio Crosio.

Alcune persone, in particolare l'irriducibile Giampiero Monaca, lo porteranno avanti per più giorni, ma molte sono le adesioni pervenute per uno sciopero di sole 24 ore o addirittura solo di solidarietà. Seguite il diario giornaliero di Giampiero ...

Imagedi Guido Bonino.

“… la dove c’era l’erba ora c’è ….” cantava l’Adriano degli anni ’60. Nonostante siano passati quasi cinquant’anni da quella protesta, il copione si ripete inesorabile con il placet sia dell’Associazione Nazionale Alpini, che dell’amministrazione locale. Non credo si tratti di ignoranza di una delle più note colonne sonore che hanno accompagnato non solo i ragazzi della via Gluk – oggi ultrasessantenni o giù di lì – quanto, piuttosto, di assuefatta od artefatta dimenticanza della stessa. Al parco Rivo Crosio, nonostante l’instabilità del terreno che ha imposto costose palificazioni (leggasi: interramento di copiose risorse che avrebbero consentito come minimo di raddoppiare il Banco alimentare locale anziché finanziare centrali di betonaggio), prosegue la logica del “cementificare è più produttivo che recuperare” ...

Image“Pare” che in questi giorni sia previsto un nuovo trasporto di scorie contenenti plutonio da Saluggia a La Hague. “Pare” come “pareva” che un treno di scorie nucleari dovesse passare nella notte di domenica 8 maggio scorso, quando poi è effettivamente entrato in Francia dalla Val Susa passando (a quanto risulta) per Vercelli, Novara, Alessandria, Asti e Torino, interessandone le province oltre a quella di Pavia, essendo transitato anche per Mortara. Diciamo “pare” perché i cittadini non vengono correttamente informati da chi di dovere. Dovrebbero farlo i Prefetti ed i comuni interessati, in base ad appositi piani di emergenza che andrebbero redatti rispettando varie norme, tra cui la legge delle Regione Piemonte numero 5/2010, articolo 4, comma 2 ...

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