di Alessandro Mortarino.
Come prevedevamo, l'Associazione Alpini ha cassato anche l'ultima ipotesi alternativa alla nuova edificazione nel parco Rio Crosio avanzata dai cittadini astigiani. Lo ha fatto nel peggiore dei modi, utilizzando ancora una volta l'arroganza già esibita negli ultimi mesi di questa assurda vicenda, fingendo di voler valutare le civili (e concrete) proposte dei cittadini per continuare imperterriti nei lavori del "loro" cantiere e giungere ad una risposta conclusiva irragionevole, irritante, vergognosa ...
In essa, infatti, vengono riassunti i motivi per cui l'attuale sede dell'Aism non sarebbe adatta per ospitare gli Alpini: vincolo da parte dell'Università, lavori di restauro dell'edificio, tetto in eternit da smaltire, rimborso dei costi sostenuti fino ad oggi nel parco Rio Crosio, tempi lunghi per il rilascio di una concessione edilizia in via Pietro Micca. Tutti argomenti già affrontati nell'ultima riunione tenutasi nella sala consigliare del Comune di Asti; tutti temi già attentamente sviscerati assieme al Sindaco Galvagno.
Nella loro risposta, gli Alpini avrebbero dovuto semplicemente dirci se i costi per la ristrutturazione dell'immobile Aism risultassero adeguati alle loro possibilità e ribadire la richiesta di una risposta formale da parte dell'amministrazione comunale ai temi già dibattuti e ancora da perfezionare.
Invece: niente di tutto ciò. Solo arroganza e presunzione, all'insegna del "la casa nel parco è nostra e guai a chi ce la tocca" "
Il Movimento Stop al Consumo di Territorio ritiene grave e vergognoso il comportamento della dirigenza dell'A.N.A.. E chiede urgentemente al Sindaco Galvagno di formalizzare per iscritto una risposta al documento da essi inviato poichè, a nostro parere, le motivazioni addotte dall'associazione mostrano chiaramente la loro valutazione sulla totale inaffidabilità delle volontà del Sindaco stesso e dell'amministrazione comunale.
Riteniamo sia dunque urgente e doverosa una presa di posizione da parte del prof. Galvagno contro le dichiarazioni erbitrarie ed autoritarie dell'A.N.A..
Le attendiamo.
E se non giungeranno, avremo tutti chiara la "connivenza" tra Alpini e amministrazione comunale che ha fin qui pilotato un progetto che non va nella direzione dell'interesse collettivo ma semplicemente dell'egoismo di pochi.
Alessandro Mortarino, coordinatore nazionale del Movimento Stop al Consumo di Territorio
Questo è il documento di risposta inviato dall’Associazione Alpini ai proponenti della sede A.I.S.M. quale alternativa alla casa nel parco Rio Crosio:
Asti, 13 Luglio 2011
Ill.mo Signor Sindaco del Comune di Asti On. Giorgio Galvagno
e. p.c.
Egregio Presidente A.I.S.M. - Fiorenzo Alciati
Avv. Andrea Pignatelli
OGGETTO: proposta sede sezionale casa guardiaparco
Dopo aver preso visione del fabbricato sito in via Pietro Micca n° 1 angolo via Arò presentato all'A.N.A. il 05/07 scorso e dopo un attento esame ed una verifica di fattibilità del medesimo agli usi e scopi che necessitano l'Associazione Nazionale Alpini rileva quanto segue, è impraticabile la possibilità di addivenire ad una risoluzione atta a favorire lo scambio di sedime tra Rivo Crosio ed il fabbricato in oggetto in quanto il medesimo è gravato di:
1 - Vincolo di utilizzo ai fini dell'università e ricerca, vincolo imposto dal Ministero competente; è acclarato che nessuno (neanche l'A.I.S.M. che attualmente lo occupa) abbia mai proposto o richiesto la cancellazione di tale vincolo, oppure il cambio di destinazione d'uso.
2 - Per utilizzare tale struttura su due livelli è necessario il completo abbattimento dei muri perimetrali e successiva ricostruzione totale, onde permettere di acquisire la possibilità di avere aria e luce al piano superiore, nonchè il rispetto delle vigenti leggi in materia edilizia.
3 - Il tetto di eternit comporta la necessità di uno smaltimento in discarica specializzata con costi assai rilevanti.
4 - Nessuno dei soggetti in essere ha tangibilmente proposto di accettare ed accollarsi le spese finora sostenute dall'A.N.A.
5 - Non risulta praticabile in tempi brevi il rilascio di una concessione edilizia di tale immobile.
Alla luce di quanto propostoci, ringraziamo l'Amministrazione Comunale, l'A.I.S.M., le associazioni ambientaliste, per l'impegno profuso alla ricerca di soluzioni condivise MA la Sezione di Asti dell'Associazione Nazionale Alpini considera finito il tempo previsto per la ricerca di siti alternativi e riafferma l'assoluta necessità e volontà di proseguire fino all'ultimazione dei lavori, in tempi rapidi, della propria sede sociale a Rivo Crosio come da licenza edilizia e convenzione, a suo tempo stipulata.
Distintamente.
Il Presidente
Adriano Blengio