di Alessandro Mortarino.
Si allarga, finalmente, il dibattito attorno allo sviluppo del 5G, il nuovo standard per la comunicazione mobile che renderà più veloce di 100/1000 volte la connessione rispetto agli attuali sistemi. Fino ad oggi si è collegato il rischio possibile generato dal 5G rispetto alla sicurezza e protezione dei dati e ben poco alla salute umana, ma qualcosa di sta muovendo in tutta Italia e anche in Piemonte. Dove Franca Biglio (Sindaco di Marsaglia, nell'Alta Langa, e anche presidente dell'Associazione dei Piccoli Comuni d'Italia) ha preso posizione chiedendo ad AGCOM, Ministeri e Prefetto le motivazioni per cui tutti i 120 Comuni scelti come sperimentatori (nel senso di "cavie") della nuova tecnologia non siano stati coinvolti nella decisione e neppure informati della scelta e formalizzando la richiesta di ricevere informazioni scientifiche che attestino la totale assenza di rischi per la popolazione. Mentre a Cocconato (Asti) un convegno - con Relatori esperti di primaria rilevanza nazionale - fa il punto della situazione e solleva perplessità e quesiti importanti...