Rovereto è un comune con poco più di 40mila abitanti, dunque non grande e non piccolo, in provincia di Trento. Lo citiamo perchè poche ore fa ha emanato una intelligente e coraggiosa ordinanza che prevede l'istituzione del divieto di transito (ad eccezione del trasporto pubblico e dei residenti) in alcune strade in prossimità di tre istituti scolastici. Divieto temporaneo per un massimo di 30 minuti, solo la mattina in orario di ingresso scolastico e il pomeriggio all'uscita. Un messaggio molto chiaro: Rovereto vuole consentire l'entrata e l'uscita in sicurezza degli alunni che frequentano le scuole cittadine e contrastare l'inquinamento atmosferico urbano, particolarmente accentuato in questi orari "di punta"...
Già, perchè la cattiva abitudine di accompagnare i figli a scuola nel modo meno ecologico (cioè con l'auto privata anzichè in bicicletta, a piedi o con i mezzi pubblici), creando ingorghi e doppie/triple file di veicoli in sosta a motore acceso dinanzi a luoghi delicati come le scuole, pare essere caratteristica comune di tutti gli italiani: di Asti, di Cuneo, di Torino, di Milano, di Cagliari. E di Rovereto.
Solo che a Rovereto il problema se lo sono posto e già nel 2012 fu sperimentato per la prima volta il divieto nelle aree relative ai siti scolastici Gandhi del Brione, Filzi di Sacco e Halbherr di Lizzana e dopo anni di riusciti test, ecco ora il passo definitivo e il divieto sancito per ordinanza.
Un esempio - facile, facile... - da copiare ovunque (ovunque il "buon senso" riuscirà a sopravanzare la timorosa volontà "della politica"!).
Qui l'ordinanza del comune di Rovereto.