di Mario Malandrone.

"Te ne eri/sei andato al mare, a Triscina": venerdì 18 Luglio 2003, venerdì 2 dicembre 2022.
Imprescindibile sei, come direbbe Brecht, ma ci hai messi alla prova, quella era solo una prova generale.
Noi eravamo convinti di farcela senza di te... siamo ancora così convinti?
Sapremo senza te affrontare la durezza di questi tempi senza perdere la tenerezza dei nostri cuori?...

di Silvana Bellone.

Leggo sui giornali locali due notizie contrastanti. Da una parte la proposta di fare di Asti la ”capitale della cultura” e dall’altra ”nascerà in città un nuovo centro commerciale”: dove? Ad Asti est, area in cui esistono già un centro commerciale, una zona industriale e ben sei/sette supermercati.
Questa è la cultura di Asti est. Ma Asti est è Asti?...

di Emanuele Bruzzone.

Caro Carlo, sei scomparso a 86 anni e sei stato fino all’ultimo sempre attivo ogni qual volta  ci fosse - ad Asti o altrove - da rispondere a un bisogno sociale. All’insegna dell’“ovunque uno sfruttato si ribelli, noi troveremo schiere di fratelli!”, la frase chiave della canzone anarchica tante volte cantata insieme. E proprio adesso, in questo autunno dove, dice il CENSIS, siamo tutti, e per tanti versi, malinconici e depressi. Tu non avevi mai né l’uno nè l’altro stato d’animo: anzi cercavi di suscitare in ognuno la voglia di agire...

di Alessandro Mortarino.

Quando ho visto il volto di Carlo Sottile replicarsi sui social accompagnato da frasi brevi e secche, quasi tutte inizianti con la parola “addio”, ho preferito chiudere tutto: connessioni, tecnologie, persino il pensiero. Anzi: il pensare. La morte è l’unica certezza per noi distratti esseri viventi, ma è puntualmente un concetto astratto, che pare non toccare le persone a noi più vicine e alle quali, intimamente, attribuiamo il dono dell’immortalità. Carlo non era più – anagraficamente - un giovincello e negli ultimi tempi la salute lo aveva ripetutamente provocato. Ma Carlo era Carlo, uno di noi e - forse - proprio noi stessi. Dunque immortale…

di Vito Carelli, Segretario Generale della FIOM-CGIL di Asti.

Con l’inflazione che supera ormai il 10%, la situazione economica dei lavoratori è sempre più difficoltosa, i salari sono sempre fermi al palo, le spese per le famiglie sono sempre più alte. Il caro bollette di luce e gas oltre al costo dei carburanti e al carrello della spesa, senza scordare l’aumento dei tassi d’interesse per i mutui, definisce un quadro che vede peggiorare una situazione già molto difficoltosa da diversi anni per lavoratrici e lavoratori. La classe politica non comprende la grave situazione che sta peggiorando vertiginosamente, infatti già lo scorso anno, esattamente il 16 dicembre, la CGIL e UIL hanno proclamato uno sciopero per la mancanza di interventi di aiuto economico a favore dei redditi più bassi e contro la manovra iniqua del governo Draghi...

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