Riattivato il Comitato TSO Asti: ora è un CASO...

di Alessandro Mortarino.

Gli assidui lettori di Altritasti ben sanno quanto il tema della Tangenziale Sud-Ovest di Asti (in acronimo TSO) abbia occupato nel corso degli anni (e decenni) il nostro lavoro documentale e di dibattito, fino a che il progetto non ha raggiunto il suo capolinea sperato, ovvero il "non luogo a procedere" decretato dagli organi tecnici e politici. Una decisione definitiva? Ovviamente no, come risultava chiaro dalle ricorrenti affermazioni del politico di turno. E, infatti, eccoci nuovamente al punto: ben cinque progetti sono stati illustrati dai vertici regionali, comunali e dell'ANAS e uno fra questi verrà scelto per alleviare le pene degli astigiani...

Niente a che vedere con il Ponte sullo Stretto, altra opera di tanto in tanto riproposta, ma una infrastruttura che ha (avrebbe...) - e avrà - impatti sul nostro territorio: benèfici o dannosi?
Alla domanda potremo rispondere solo dopo avere avuto accesso ai cinque-progetti-cinque, uno dei quali - si mormora con insistenza - parrebbe già in pole position. Perchè al momento, nonostante una pubblica presentazione e la notizia che la scelta avverrà dopo la piena condivisione con la cittadinanza intera, le cinque alternative non risultano disponibili ai cittadini "normali"...

Dal sito della Regione apprendiamo le linee generali di ciascuno dei cinque tracciati:

L’alternativa 1 vede l’inizio del tracciato sulla ss231, proseguire verso nord, oltrepassare il Tanaro, costeggiare a nord/est l’area del Golf Club, innestarsi con la sp8 tramite una rotatoria, proseguire con una galleria naturale nelle colline tra Borbore e Tanaro per poi dirigersi verso la sr10 dove si innesta sulla rotatoria esistente in prossimità della città. Prevede un tracciato in nuova sede lungo 5,25 km, di cui 1,24 km in galleria e 2,4 km circa di tratti in viadotto, compresi i 520 metri di quello sul Tanaro.

L’alternativa 2 ha uno sviluppo dell’asse viario progettato poco più a sud rispetto alla 1. Il tracciato attraversa il fiume Tanaro a sud del Golf Club, dopo l’intersezione con la sp8 prosegue con una galleria nelle colline tra Borbore e Tanaro per poi uscire sul lato nord e dirigersi verso la sr10. La lunghezza è di 4,9 km tra la ss231 all’altezza del km 5,700 e la sr10 in prossimità di Asti. Previsto un tracciato in galleria per 1,52 km complessivi e 2,1 km di viadotti.

L’alternativa 3 si sviluppa per 6,2 km tra lo svincolo di corso Savona sulla ss231 e la sr10 presso Asti. Anche in questo caso sono previsti l’intersezione con la provinciale 8, tratti in galleria per un’estensione complessiva di circa 1,3 km e in viadotto per 2,6 km circa.

L’alternativa 4 consiste nel collegamento tra la statale con la A33 circa 4 km più a sud rispetto alle tre precedenti, in località Isola d’Asti, e un innesto con la sr10 circa 1,5 km più a ovest. Allo stesso tempo la lunghezza del tracciato è significativamente superiore, 7,5 km dei quali 2 km in viadotto e 3,25 in galleria.

L’alternativa 5 si innesta anch’essa con la A33 a Isola d’Asti, all’altezza del km 64,200. Da qui prosegue in direzione nord fino a superare il Tanaro per poi affiancare l’alveo del fiume e la sp8. Prima di raggiungere il Golf Club svolta a sinistra e ricalca il percorso della 2 inserendosi in galleria nelle colline tra Borbore e Tanaro e prosegue fino all’intersezione con la sr10. Il tracciato si estende per 8,25 km, di cui circa 2 in viadotto e circa 1,5 in galleria.

Secondo le fonti de "La Nuova Provincia", la scelta ricadrebbe sul tracciato "giallo" (l'alternativa n° 2), che inizia davanti all’Obi di corso Torino, sulla rotonda già esistente, e si estende lungo il terreno oggi occupato dagli orti comunali in direzione del Borbore. Quest’ultimo viene attraversato su un viadotto lungo 160 metri. Quindi il tragitto oltrepassa una prima zona collinare sfiorando il quartiere Bellavista e la Casa di Cura Sant’Anna, sbucando in una zona pianeggiante a ridosso della ferrovia e del campo volo. Si prevede passaggio su un viadotto lungo 430 metri che porta la strada alla collina di Vallarone dove inizia un tunnel, lungo 1.525 metri circa, che supera Valle San Pietro e Borgomale fino ad una rotonda sulla Sp 8 di corso Alba. Tra Asti e Variglie è prevista la rotonda di collegamento con la viabilità cittadina, nei pressi di un’azienda agricola e non lontano dal campo volo FPV Asti Racing.
Il tracciato giallo continua a sud del Golf Club “Città di Asti” in un campo nei pressi del Tanaro, attraversa il fiume in maniera quasi ortogonale con un nuovo viadotto lungo 1.510 metri e da qui continua in un rettilineo fino a Rocca Schiavino. L’area di arrivo della Sud/Ovest, secondo il tracciato giallo, si trova a poche centinaia di metri dalla tangenziale di Asti e dall’inizio dell’Asti-Cuneo. Uno svincolo a più uscite permetterebbe ai mezzi di passare direttamente sull’A33 o di poter percorrere la tangenziale sia verso il Sud Astigiano sia verso la Boana, quindi in direzione di Savona.

Staremo a vedere e di certo saremo al fianco delle analisi che il neo-costituito (e/o ri-costituito) comitato civico vorrà elaborare, partendo dai dati progettuali e valutando con attenzione tutti gli aspetti tecnici, viari, paesaggistici, archeologici, geologici, agricoli ecc.
Ma prima di ogni valutazione - appunto - tecnica, ci domandiamo se le opzioni non dovrebbero essere sei e non cinque. La sesta, correttamente, dovrebbe rispondere ad una semplice domanda: perchè non riflettere anche su scelte di mobilità alternativa ai veicoli individuali? Per le progettazioni in corso si sono già investiti 400 mila euro, per l'opera intera si mormora un costo complessivo attorno ai 200 milioni di euro. Con questi denari almeno un pensiero ad infrastrutture meno impattanti (un mix tra ferrovia-metropolitana leggera, ramificate piste ciclabili, studiati servizi di trasporto pubblico, locale ed urbano...) andrebbe rivolto. Non vi pare?

Anche perché dai vertici che guidano la nostra politica regionale e comunale, già sta risuonando il mantra della tangenziale che fa bene all'ambiente. Come se spostare il traffico (senza ridurlo drasticamente) di qualche metro o chilometro sia in grado di alleviare la scarsa salubrità dell'aria di Asti.

Ma tant'è: lo sviluppo, l'economia, la rapidità... Vuoi mettere?

E intanto dalle colonne e dalle onde di tutti i media imperversano le parole del nostro ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che ripete a muso duro «Più cantieri e meno piazze. Mi hanno mandato per aprire cantieri, strade, autostrade, porti. Ci sono i professionisti del no, i no tav, i no ponte, i no Expo, i no pedemontani, i no gas, i no nucleare — osserva Salvini — io lavoro per i sì».
Facile che ad Asti il ministro possa incontrarne parecchi. E non sarà un CASO (Collegamento Asti Sud Ovest) se critiche e proposte andranno nella direzione di una sesta alternativa. Che non significa un NO alla tangenziale, ma un SI a qualcosa che davvero sia utile per le nostre comunità.

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