A volte ritornano: la tangenziale sud/ovest di Asti

Sottotitolo: il Caffè al mercato della famiglia felice "Rocca Schiavina".
Riflessione ironica di Mario Malandrone in occasione della nuova presentazione di ben 5 progetti per un'arteria cittadina.

Mercoledì 3 aprile 2030: Luigi Rocca abita a Isola, Luigina Schiavina è sua moglie. Maurizio Rocca Schiavina è il figlio undicenne.
Luigi va al mercato a comprare le pere.
Luigi pensa «Finalmente non sono costretto a passare in Corso Savona».
Luigi arriva a San Marzanotto, prende il viadotto direzione Ovest (con l'avambraccio fa un gesto voltandosi a destra e pensando ai 10 minuti di coda di corso Savona), 2 km e vede i campi sotto, il Tanaro e pensa felice che comprerà 1 kg di pere...

Ringrazia l'ex Sindaco di Asti, ora Presidente della Fondazione Cassa di risparmio, per questa tangenziale e bacia il portachiavi con il simbolo della banca locale.
E' emozionato, Luigi, è la prima volta che percorre la tangenziale. Pochi minuti ed è in Corso Alba:, poche macchine, molti bilici, ma Luigi li segue.
Luigi, felice, svolta in Corso Alba, pensa: «Con il tempo che ho risparmiato mi faccio un caffè».
Ora che è in Corso Alba pensa: «vado in centro e dove passo?».
Il voltone stretto di Corso stazione è pedonale, Luigi sale sul Cavalcavia Giolitti, si dirige verso il Centro e si ritrova in Corso Savona.
Luigi pensa, mentre fa la coda... «mi sa che non ho tempo per il caffè anche 'stavolta».

Sabato 6 aprile 2030: Luigi e Luigina vanno al mercato. Devono comprare 1 kg di mele.
Luigina dice a Luigi: «Facciamo la tangenziale nuova? Ne ha  parlato il Sindaco a vita di Asti».
Luigi borbotta e dice: «Luigina, sai che non ho mai perso una sua diretta dal 2019, ma l'ho fatta e mi ha riportato in Corso Savona».
«Da quando ri-frequenti i tuoi amici comunisti, borbotti sempre; è perchè sei un "Asu", non dovevi uscire in Corso Alba, ma in Via Don Bianco, la strada di Revignano».
Luigi è dubbioso ma resta umile; ripassa sul viadotto, prende la galleria che buca tre colline dai nomi paurosi e esotici (Borgo Male, Val San Pietro, Vallarone). Il viaggio è affascinante tra male e santi. E pensa: «Forse ha ragione Luigina»; torna a sorridere, ricrede nelle promesse elettorali, ribacia il portachiavi della banca presieduta dall'Ex Sindaco.
Luigina e Luigi si sorridono e pensano al kg di mele da comprare e al caffè romantico da prendere insieme, è sabato ma devono andare poi a prendere ad allenamento il figlio Maurizio (nato durante il Covid). Chissà se avranno tempo.

Salutano Tir e Bilici e le poche auto.
Escono in Viale Don Bianco e ora il bivio: «Vado verso Corso Alba e poi prendo il Cavalcavia Giolitti e Corso Savona? No!!!!!! Corso Savona no!».
E così sceglie di andare verso Corso Don Minzoni.
E si trova nella coda di Corso Don Minzoni.
La sua fiducia verso le promesse elettorali inizia a vacillare e pensa che non avrà tempo per il Caffè Romantico.

Mercoledì 10 Aprile 2030: le pere sono finite, le mele quasi; Luigina le ha usate per fare la torta appresa in una nota diretta dell'epoca del Covid. Maurizio è in ritardo per la scuola, anche se abitano ad Isola hanno scelto una media nel centro cittadino vicino a dove lavora il padre, dalle parti di San Pietro.
Luigina urla: «Fai tardi».
Luigi pensa che deve fare presto: non vuole fare coda a Tanaro sul ponte.
La famiglia sale in macchina e Maurizio dice a Luigi: «Papà facciamo la nuova tangenziale?».
Il padre ripensa ai due caffè saltati, alle pere e alle mele da comprare e pensa al Ponte di corso Savona, a Corso Savona, a Corso Don Minzoni e dice a Maurizio: «Non è che serva molto al traffico su Asti».
Luigina insiste: «E dai, accontentalo; e poi sai che Maurizio ha intuito«.
Maurizio insiste «Papà ma sai che è a basso impatto ambientale? Sai che serve a sgravare il traffico? Sai che non inquina? Non è che sbagli posto dove uscire? Sai che costa 200 milioni di euro? 6 anni di lavori?».
«Ok ok e dove esco?».
«Prova a farla tutta e esci in Corso Torino».

Luigi pensa, guardando il figlio smanettare sul celllulare: «certo che le nuove generazioni sanno anche dove c'è il traffico, Maurizio è geniale, aggiro il traffico!! E ho il tempo per il caffè».
Percorre il viadotto, qualche tir, poche macchine, guarda il Tanaro, i campi, pensa alle pere e mele da comprare, imbocca la galleria (Borgo Male, Valle San Pietro, Vallarone), supera la ferrovia, sale a Bellavista (c'è pure il sole), sotto di loro Asti Ovest con la coda di auto che sono incolonnate verso la rotonda dell'Obi.
«Si muoveranno» pensa Luigi, «non essere pessimista» dice Luigina, «Figa la nuova tangenziale» dice Maurizio.

E tra Tir diretti ad Asti Ovest che fanno la rotonda, auto che arrivano dal Palucco, auto che escono da Asti Ovest e camion che da Asti Ovest cercano di andare a Sud, anche oggi il Caffè è sfumato.

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