di Marco Bersani, Attac Italia.

Subito dopo la laurea, entrai nella direzione programmazione di quella che allora si chiamava Sip. Dopo neanche due anni quasi per caso riempii l’application per entrare nella Business School di Harvard, e non senza fatica alla fine ce l’ho fatta. Mentre studiavo nel Massachusetts mi convincevo sempre di più che dopo, armato di master, sarei entrato in qualche branca dell’amministrazione pubblica. Perché ero convinto già allora che il settore pubblico, se efficiente e forte, rappresenta l’anima di un Paese, lo qualifica nel mondo, rende possibile un vero cammino di sviluppo e crescita”.
Così si racconta Dario Scannapieco, recentemente nominato da Mario Draghi  amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, la Società per Azioni detenuta per l’82,77% dal  Ministero dell’Economia e delle Finanze, che gestisce 275 miliardi di risparmi dei cittadini...

di Angelo Casali.

Non basta che almeno un italiano su quattro sia convinto che tutta la faccenda Covid sia oscura e manovrata; non basta che nessuno riponga più la minima fiducia nei virologi, dopo le minchiate dette e diffuse a reti unificate... non bastano le lotte intestine nella categoria, e le prove provate di giganteschi conflitti di interesse. Non basta neppure che in tanti, fra le fila un tempo compatte degli ‘scienziati’, stiano oggi (in particolare i fisici) rimettendo in discussione "certezze assolute" e teorie immarcescibili accettate da svariate centinaia di anni. Non basta che in barba ai loro accorati appelli, l’omeopatia sia ancora una delle discipline mediche più seguite...

di Francesca Mazzuzi.

È la notte del 22 maggio 2021, il suo nome è Musa Balde, ha 23 anni ed è originario delle Guinea. È lui l’ennesimo morto di CPR. Si è tolto la vita mentre si trovava in isolamento nel CPR di Torino, nel famigerato “ospedaletto”, anche se il nome richiama l’assistenza sanitaria, in realtà si tratta di celle, lontane dall’infermeria, da cui difficilmente si riesce a chiamare eventuali soccorsi...

di Patrizia Gentilini.

Lo sconvolgimento che a livello globale il nuovo coronavirus ha comportato ci impone non solo di riflettere, ma di interrogarci sulle possibili soluzioni per uscire da questa crisi planetaria. Fin dall’inizio si è scritto che più che “pandemia” si doveva parlare di “sindemia”, ovvero dell’interazione nefasta di molteplici fattori (sanitari, sociali, ambientali, economici), tutti comunque riconducibili al rapporto predatorio ed aggressivo dell’uomo col resto del Pianeta...

A cura di don Dino Barberis, coordinatore degli uffici pastorali del “terzo settore”.

In questi mesi si sta definendo per l’astigiano il Piano strategico per lo sviluppo territoriale della provincia di Asti, da porre in relazione alle indicazioni del PNRR e recentemente sono state rese pubbliche le conclusioni dei tavoli di lavoro presso Asti Studi Superiori, che, attraverso una precisa metodologia, ha individuato le principali linee strategiche per il piano stesso.
Come comunità diocesana abbiamo diverse opportunità di riflessione e di contatto con le persone, in particolare quelle che fanno più difficoltà, ma non solo. Ci siamo interrogati sull’opportunità o meno di mettere per iscritto quanto della nostra esperienza potrebbe essere utile al dibattito, anche perché ci sentiamo di dar voce a pezzi di società che non sempre si arriva a prendere in considerazione...

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