ImageDopo l’ennesima riunione tenutasi allo scopo di costituire un possibile unico Comitato contro l’inceneritore (o a favore di un’alternativa all’inceneritore …) - di cui potrete leggere la nostra cronaca a seguire – noi, cittadini e cittadine astigiani sottoscriviamo questa proposta ed invitiamo chiunque a sottoscriverla (sufficiente registrare un messaggio di adesione qui):
Per noi, dire “No” all'inceneritore significa affermare un diritto ed esprimere un giudizio su un modello sociale che non ci appartiene. Quindi, noi – da semplici cittadini, con il nostro solo nome e cognome – aderiamo da subito a tutti i Comitati che sapranno e vorranno sostenere questa primaria causa civica. Abbiamo la sensazione che ci siano migliaia di persone come noi. Forse basterebbe soltanto chiederglielo ...
Silvana Bellone, Filippo Chirone, Daniela Grassi, Alessandro Mortarino, Oscar Pastrone, Marisa Pessione, Egle Piccinini, Tiziana Valente, Roberto Zanna.

 

Cari concittadini, in queste ultime settimane i giornali locali hanno più volte sollevato la questione della costruzione  di un inceneritore per  rifiuti sul nostro territorio. La questione peraltro era già apparsa sia nella campagna elettorale per il comune di Asti del 2007 e sia per la Provincia di Asti del 2008 senza però coglierne esattamente le pericolosa portata.

di Alessandro Mortarino.
ImageCi sono diversi “livelli” da cui osservare e raccontare il piano per la gestione del ciclo dei rifiuti appena approntato – in forma ancora non definitiva - dal CBRA (il Consorzio di Bacino fra Comuni astigiani che tratta la sempre più complessa materia). Il primo è quello dei freddi (ma essenziali ed indispensabili) numeri, riassunti dal presidente della cooperativa E.R.I.C.A. Roberto Cavallo, consulente del Consorzio in questa opera progettuale: se con un minimo sforzo (i cittadini astigiani sono già tra i più virtuosi dell'intera Italia) si portasse la raccolta differenziata dall'attuale circa 56% al 70% e si riducesse al 14% la produzione di rifiuti, l'ammontare di materiali da portare in discarica e/o in un ipotetico inceneritore sarebbero appena circa 20/22.000 tonnellate all'anno.
Il secondo è quello della politica, riassunto nelle vesti di Massimo Padovani, presidente del CBRA e neo consigliere provinciale, capace  di assecondare i numeri inequivocabili affermando che i nostri “virtuosismi” ci permettono di non avere bisogno di ulteriori nuove soluzioni impiantistiche (leggasi inceneritore), ma che è sempre bene che un'Amministrazione sappia farsi carico dei problemi della “comunità” a cui partecipa (l'Ato 2 Rifiuti piemontese, in questo caso).

di Luigi Sposato, Pro Natura Asti.
ImageE’ la prima giornata di sole di un giugno piovoso, ho appuntamento con un amico che mi ha promesso di mostrarmi dove vive. Siamo in bicicletta, partiamo e quasi subito ci fermiamo, il mio accompagnatore mi addita la collina ed il bosco, vorremmo addentrarci ma il terreno, reso fangoso dalla pioggia, non lo permette.
Allora decidiamo di fare un giro più ampio, imbocchiamo una via che si diparte da Corso Alba e ci ritroviamo in Valle San Pietro; subito a destra, un cancello e sul pilastro una scritta “San Jorio”: qui ci abitano i miei, dice la mia guida. Dall’altra parte della strada un bosco; “a chi appartiene questa proprietà ?”, non so di chi è si chiama “Il Chiossetto” , è la risposta. Mi viene in mente che recentemente ho letto qualcosa in proposito … ma cosa ?  …

ImageE' tornata alla ribalta la “clamorosa” idea di trasformare l'abituale senso dell'ospitalità astigiana nella disponibilità ad accogliere sul nostro territorio un possibile impianto di incenerimento rifiuti, a disposizione di altre cinque province piemontesi. Anche la neo-presidente dell'Amministrazione provinciale Maria Teresa Armosino, infatti, si è allineata alle posizioni del Sindaco di Asti Galvagno, nonostante da mesi si siano alzati roboanti ed innumerevoli voci di dissenso.
Nei giorni scorsi pare anche essersi aperta una polemica tra lo stesso Galvagno e il fondatore del Movimento per la Decrescita Felice Maurizio Pallante, ospite in una serata astigiana sul tema. AltritAsti raccoglie in questo articolo qualche spunto di approfondimento da parte di Roberto Modellato (Reset/MeetUp Grillo), Gianni Dapavo (Legambiente) e P.C. Cavallari (CRAR-Coordinamento Regionale Ambiente Rifiuti).

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