A Quarto, intanto, è sorto un comitato locale contrario a qualunque ipotesi di inceneritore. Continua con ottimi risultati la raccolta firme popolari per le due petizioni (No all'inceneritore e Sì al progetto “Rifiuti Zero”).
Il 20 Ottobre, ad Asti, su iniziativa del Comitato “Asti Non Brucia”, primo incontro/confronto pubblico sul tema tra Amministratori e Cittadini: era ora ...
L’incontro si terrà il prossimo Lunedì 20 Ottobre, alle ore 18.00, presso la sala ex-consigliare del Comune di Asti (piazza San Secondo) e vedrà partecipare:
Nicola De Ruggiero, Assessore all’Ambiente della Regione Piemonte
Maria Teresa Armosino, Presidente Provincia di Asti
Giorgio Galvagno, Sindaco di Asti
Massimo Padovani, Presidente Consorzio CBRA
Michele Bertolino, Responsabile rifiuti Legambiente Piemonte/V.Aosta
A moderare il dibattito (prevedibilmente “caldo”) è stato chiamato il nostro Alessandro Mortarino, giornalista ed animatore di http://www.altritasti.it .
Al confronto pubblico è stato attribuito un semplice titolo: INCENERITORE: ma ci serve veramente ? Una domanda che da settimane si ripercuote tra le mura della città di Asti e della sua Provincia ed a cui il confronto cercherà di fornire risposte esaurienti, allo scopo di chiarire l’attuale situazione, conoscere i progetti dei nostri Enti Locali, ascoltare le opinioni di tutti i cittadini.
Il Comitato “Asti NON Brucia” si è costituito nello scorso mese di Luglio al preciso scopo di sviluppare iniziative di carattere informativo e formativo rivolto alla cittadinanza sul delicato tema della gestione dei rifiuti e sulla inutilità e pericolosità di un inceneritore (o termovalorizzatore come spesso esso viene denominato), sulla base di innumerevoli riscontri scientifici/medici internazionali e sull’esatta situazione registrata dalla raccolta differenziata sul territorio provinciale durante gli ultimi anni.
Al Comitato aderiscono le organizzazioni: A Sinistra, Associazione Monferrato Pulito, Asti Social Forum, Circolo Articolo 21, Cittadinanzaattiva, Legambiente, LIPU, PDCI, Progetto Sherwood, Rifondazione Comunista, Sinistra Critica, Verdi e WWF, oltre a molteplici cittadini a titolo individuale.
E già si mormora di un'altra iniziativa pubblica, organizzata dal coordinamento dei comitati ValTiglione/Via Fulvia, incentrata sull'affascinante tema dei “Rifiuti Zero”. Ospite principale, niente meno che il prof. Paul Connett, principale esponente e teorizzatore della strategia nata a San Francisco ...
In ultimo (ma non certo per importanza), annotiamo alcuni importanti fermenti provenienti dai municipi astigiani. Innanzitutto, l'ingresso del comune di Vinchio – primo fra i comuni astigiani – fra gli enti locali aderenti proprio alla rete “Rifiuti Zero” nazionale: un segnale chiaro a tutte le amministrazioni per un percorso virtuoso da confrontare con l'idea (diametralmente opposta) di dotare il territorio di un inceneritore ...
Da Canelli, invece, il gruppo di minoranza "Uniti per cambiare" ha consegnato presso la segreteria comunale un ordine del giorno dal titolo "SI AL TERRITORIO / NO ALL’INCENERITORE" con la speranza che al prossimo consiglio, previsto entro circa 7/10 giorni, tutti i membri ne approvino i contenuti, al fine di tutelare il territorio, in sintonia con la candidatura per l'UNESCO, e non si pongano interruzioni alle azioni volte al riciclo/riutilizzo.
Ah, già ... forse non c'entra molto col tema “inceneritore”, ma è un elemento molto interessante che va sottolineato: l'associazione “Reset” (realtà collegata al MeetUp/Amici di Beppe Grillo astigiano) ha iniziato a videoregistrare le sedute del consiglio comunale di Asti, conformemente a quanto stanno facendo decine di altri gruppi lungo l'intera Italia. Da ogni seduta, verrà montata una sintesi filmata con i passi più significativi di ciascun consiglio comunale.
La democrazia amministrativa, insomma, inizia ad entrare nelle nostre case (via web): ottima iniziativa ! Attendiamo ora una radio locale che abbia il “coraggio” di registrare l'intero consiglio (e anche quello provinciale, magari) e proporlo integralmente nei giorni successivi lungo le onde dell'etere. Ascoltare i dibattiti consiliari potrebbe far comprendere molte cose a chi non è abituato a seguirne i lavori (e potrebbe essere da stimolo ad una maggiore concretezza degli stessi consiglieri) ...