di Carlo Sottile, per il Coordinamento Asti Est.

Lo sgombero delle tre famiglie dallo stabile occupato di Salita al Fortino è stato uno sgombero violento. L'apparato militare messo in campo avrebbe travolto qualsiasi resistenza. Se la resistenza non c'è stata il merito non va alle famiglie, di cui è stata ipocritamente lodata la mitezza, ma alla triade – proprietari, assessorato, questura – che ha fatto terra bruciata attorno al “soggetto sociale”
che dal 2010 e d'intorni ha tentato di ricondurre il bisogno abitativo all'esercizio di un diritto ...

Sono oltre 3.000 le firme per la petizione Oasi già a mani del Comitato "No nuovo centro commerciale dentro l'Oasi". La raccolta firme è in pieno svolgimento e continuerà sino alla fine della vicenda. Sono numerosi i volontari persone fisiche, gli esercizi commerciali, le associazioni di categoria, la sede de "La Nuova Provincia" (e speriamo presto altre testate) che accolgono chiunque desideri firmare la petizione. A tutti i firmatari ed ai punti di raccolta vanno i ringraziamenti ed apprezzamenti del comitato ...

Asti, via Puccini 11, quartiere Torretta. Una volta c'era una villa che ospitava le suore Immacolatine. La villa c'è ancora, le suore non più. E da tempo l'edificio era stato abbandonato fino all'intervento della Ream Sgr spa, una società che gestisce fondi immobiliari delle Fondazioni bancarie, che l'ha rilevata e da pochi mesi offerta in gestione al Consorzio Co.Al.A. ...

A cura di alcuni solidali presenti allo sgombero.

Mercoledi 19 Luglio 2017 sono state sgomberate le tre famiglie che ancora occupavano lo stabile di strada Fortino, ad Asti. La Questura ha messo a disposizione un ingente numero di poliziotti dei reparti antisommossa, agenti della Digos, alcune pattuglie dei Carabinieri e Finanza. Il Comune ha messo a disposizione, a corollario, i Vigili Urbani e le assistenti sociali. Erano presenti inoltre Vigili del Fuoco e la Croce Rossa. Non mancavano i fabbri e i muratori ...

 di Alessandro Mortarino.
In pochi giorni la questione dell'Oasi dell'Immacolata si è infiammata: è nato un Comitato - spontaneo e trasversale - di cittadini per la sua salvaguardia integrale che ha avviato una immediata petizione (già prossima alle 2 mila firme raccolte in poche ore), diverse forze politiche hanno richiesto un consiglio comunale aperto sul tema, il gruppo consigliare del Partito Democratico ha depositato una proposta di deliberazione finalizzata a introdurre nel piano regolatore un vincolo per la sua tutela e i dirigenti dell'assessorato all'Urbanistica hanno formalmente notificato al Seminario vescovile, proprietaria dell'area dell'Oasi dell'Immacolata, un preavviso di diniego alla Dichiarazione di Inizio Lavori presentata per la costruzione del supermercato Coop lo scorso 30 maggio; la proprietà ha ora 10 giorni di tempo per rispondere con le controdeduzioni. Tutti segnali che dovrebbero indurre la Curia e la Coop a fare un opportuno dietrofront ...

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