di Silvana Bellone (volontaria del Magazzino Solidale di Asti).
È importante ogni tanto raccontare anche qualcosa di positivo, qualcosa che ci aiuti a pensare che una parte di questa umanità - che tutti ci vogliono descrivere come violenta, indolente, egocentrica - è invece buona, solidale e ha voglia di lavorare anche in una situazione in cui è difficilissimo trovare lavoro ...
Voglio parlarvi dei volontari del “Magazzino Solidale di San Domenico Savio”, quelli che si vedono nei parchi e nei giardini a pulire, quelli che puliscono la chiesa e le strade vicine, quelli che hanno pulito l’area Don Giacomo e via Madre Teresa di Calcutta e, in questi giorni, quelli che tolgono le erbacce dalle rose che delimitano una parte di corso Casale. (Naturalmente tutto previo accordo con il Comune di Asti).
Questi volontari non vengono pagati, a loro vengono dati punti-spesa in base alle ore di lavoro fatte e tutti i venerdì possono spenderli facendo acquisti nel salone della Parrocchia. Naturalmente chi lavora di più può spendere di più e rimanere anche più a lungo fra le persone che usufruiscono di questo servizio, mantenendo così la propria dignità di persona.
Ci sono poi i volontari che gestiscono il magazzino e che oltre a distribuire la spesa controllano la merce, si occupano tutte le settimane di verificare che cosa manca e di andarlo ad acquistare e che, ormai, sono legati tra di loro da una grande amicizia e una voglia di aiutare chi è più sfortunato andando oltre una logica di puro assistenzialismo, tessendo relazioni positive con tutti.
A questi si aggiungono tante altre persone - del quartiere e non - che regalano generi alimentari, vestiario, giochi e materiale scolastico per i bambini.
Negozi che raccolgono per noi le merci come la cooperativa della Rava e della Fava e la Coop e singoli individui che tutti i mesi regalano una somma per aiutare e permettere che tutto continui a funzionare. Insomma: un bell’esempio di umanità solidale che dà un senso alla vita del quartiere e della parrocchia di San Domenico Savio.