A cura del Comitato No nuovo supermercato dentro l'Oasi.
La vicenda Oasi non è affatto conclusa: è quanto emerso dall'incontro che la delegazione del Comitato No nuovo supermercato dentro l'Oasi ha avuto venerdì scorso con il Sindaco Rasero, l'Assessore all'urbanistica Giaccone ed il dirigente Demarchis allo scopo di rinnovare le manifestazioni di opposizione degli Astigiani, di consegnare la copia delle oltre 4.000 firme di adesione della raccolta (tutt'ora in corso) e di ottenere chiarimenti ed aggiornamenti sullo stato del progetto di costruzione di un nuovo supermercato Coop, abbattendo l'Oasi ed il suo parco a fianco dello stadio comunale ...
Dopo l'emissione, il 21 agosto scorso, del diniego del permesso di costruire da parte del Comune e dopo la delibera del Consiglio comunale del 2 agosto contraria all'insediamento in quell'area di un nuovo supermercato ed aperta alla ricerca di soluzioni alternative, la Curia/Seminario e la controparte Bramafarina/Coop dovranno - entro fine ottobre - valutare l'opportunità se ricorrere al TAR o se rinunciare al progetto ed accettare il diniego.
Nel corso dell'incontro il Comitato ha avuto assicurazioni dal Sindaco che persiste l'assoluta contrarietà dell'amministrazione comunale a consentire l'insediamento della Coop o qualsiasi altro supermercato al posto dell'Oasi.
Il Sindaco ha informato che c'è stato qualche incontro con gli attori della vicenda ma, per il momento, senza esito in quanto non sono accettabili le controproposte fatte da Bramafarina/Coop; il Sindaco non le ha precisate in dettaglio, commentando che comunque insistono sulla localizzazione dentro l’Oasi del supermercato, pur con qualche modifica al progetto originario, come ad esempio il parcheggio interrato anziché a livello.
Infine è stato ribadito che il diniego è molto ben documentato ed argomentato e che gli uffici tecnici dell'Assessore Giaccone dispongono di tutte le competenze tecniche per fondatamente reagire all'eventuale ricorso e vincerlo.
Anche il Comitato è pronto a costituirsi in giudizio a fianco del Comune.
Qualora fosse avviato il ricorso, il Sindaco ha assicurato poi che farà prevalere la difesa degli interessi dei cittadini e verrà meno la collaborazione dell'Amministrazione alla ricerca di soluzioni alternative di comune soddisfazione: "a la guerre comme a la guerre" ha dichiarato l'assessore Andrea Giaccone. La convenzione novantennale Comune/Coop sarà dunque fatta rispettare.
Quanto alla nostra richiesta di chiudere definitivamente la partita, apportando una variante al piano regolatore per vietare solo ed esclusivamente sui terreni Oasi l'insediamento di qualsiasi attività commerciale, il Sindaco si è dichiarato non favorevole. Ci auguriamo che, insieme alla Giunta ed al Consiglio, voglia approfondire e riconsiderare la nostra proposta.
Crescono pertanto le preoccupazioni del Comitato che, in analogia a quanto è recentemente successo a Nizza in un similare caso per la costruzione di villette al posto dell'ex oratorio salesiano di proprietà della curia di Acqui, è pronto a reagire con rinnovato vigore e determinazione.
Intensificherà quindi la sua attività e proseguirà gli incontri con gli altri attori della vicenda: in particolare ha incontrato il Vescovo Francesco Ravinale, il quale ha confermato che il Seminario, firmatario della richiesta di costruire, accetta la decisione di diniego emessa dal Comune e non farà ricorso al TAR, ma ha anche dichiarato di attendere le decisioni di Bramafarina/Coop per la conclusione della compravendita pur in presenza di diniego autorizzativo.
Non si conoscono, purtroppo, le condizioni contrattuali del preliminare di vendita perché non sono mai state totalmente rese note dai contraenti, ma pare verosimile che, nel caso in cui il Seminario vendesse ugualmente a Bramafarina o per suo tramite direttamente alla Coop, nonostante il diniego, la facoltà formale di ricorrere al TAR passerebbe di fatto in capo a questi ultimi. La vendita da parte del Seminario equivarrebbe dunque a rendere possibile il ricorso. Il Comitato ha quindi rivolto al Vescovo Ravinale accorate richieste di non consentire l'abbattimento del fabbricato e degli alberi dell'Oasi, desistendo dalla vendita.
Inoltre il Comitato ha già fissato un incontro con i vertici Novacoop, società proprietaria di Coop, per invitarli a valutare a fondo l'opportunità di insistere su un progetto che il mercato non approva.
Il progetto è inviso agli Astigiani perché la zona è già gravata oltre misura da traffico ed inquinamento atmosferico ed acustico e perché comporterebbe l'abbattimento di buona parte degli alberi del parco nonché la completa demolizione della struttura ricettiva, benvoluta dalla popolazione per il ruolo sociale e religioso svolto in passato.
Infine il Comitato informa che prosegue la petizione contraria al progetto, la quale ha già abbondantemente superato il numero di 4.000 adesioni, e che continuerà ad oltranza a raccogliere firme di opposizione al progetto sino alla vera fine della vicenda.