di Domenico Massano.

L’enfasi data alla risposta militare e armata all'invasione russa in Ucraina sembra stia facendo passare sotto silenzio l'esistenza di una resistenza civile nonviolenta e disarmata, di altri modi di lottare contro la violenza della guerra che sono non solo importanti, ma anche da sostenere per l’interruzione del conflitto e per la costruzione di percorsi di pace duraturi...

di Mao Valpiana, Presidente del Movimento Nonviolento, Esecutivo di Rete italiana Pace e Disarmo.

La “difesa della Patria” e il “ripudio della guerra” sono doveri costituzionali. Doveri che valgono in Italia, in Ucraina, in Russia, e in tutto il mondo.
La “difesa” è un punto decisivo nella pratica della nonviolenza attiva. Difesa della vita, difesa dei diritti, difesa della libertà, difesa dei più deboli, difesa dell’ambiente. La nonviolenza non è in antitesi con la difesa. La storia della nonviolenza moderna è storia di movimenti di difesa...

A cura della APS MiCò.

Il processo che si sta svolgendo in questi giorni presso il tribunale di Cuneo e che riguarda presunti episodi di sfruttamento e di caporalato avvenuti nel saluzzese, è estremamente importante. Qualunque sia il verdetto che verrà emesso, questo processo apre uno squarcio su una realtà inquietante che riguarda tutto il nostro paese e anche la provincia di Cuneo...

Perché i pacifisti non le pronunciano?

di Patrick Boylan (1 marzo 2022).
In tutte le piazze, i pacifisti hanno gridato “Stop War”, “Stop Putin”, ma di rado le sei parole che potrebbero davvero riportare subito la pace, “Stop all’espansione NATO all’Est!”, causa del conflitto. Sono parole che la NATO non vuole sentire. Ma con questo suo rifiuto, ci sta portando in guerra...

di Alessandro Mortarino.

L'Unione Europea ha deciso di finanziare l'acquisto di armamenti militari da inviare con urgenza al popolo ucraino. La decisione è stata annunciata contemporaneamente all'avvio del tavolo di trattative tra Russia e Ucraina. A quel tavolo si è lasciato che sedessero solo i due paesi in conflitto ("cani e gatti"), senza mediatori: non l'ONU, non personalità pacifiste. Nessun altro. Il Parlamento italiano ha approvato la proposta del Governo di inviare armi, missili ed equipaggiamenti al popolo ucraino. Prima erano state decise, a livello continentale europeo, dure sanzioni economico-finanziarie contro la Russia e i suoi vertici. La brace della guerra, dunque, si pensa di poterla soffocare facendo leva sulla forza militare e sul deterrente economico. Nel mio piccolo, penso che sia la peggiore risposta che si potesse immaginare...

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