di Paolo X Viarengo.

L’estate è passata con le sue gelate. Le sue grandinate. Le sue bombe d’acqua. I suoi danni all’agricoltura per cui le varie associazioni di categoria stanno chiedendo di aumentare i rimborsi assicurativi. Chiedono, giustamente, più soldi per far recuperare le perdite di fatturato agli agricoltori: anche loro devono mangiare. Ma cosa mangeranno? Soldi? Carta moneta? Anzi, cosa mangeremo tutti? Soldi? Carta moneta? Cosa mangeremo se il tempo inclemente continuerà a distruggere i nostri raccolti? Cosa mangeremo se la siccità, le alluvioni, le gelate spazzeranno le produzioni alimentari?...

A cura del Movimento Nonviolento.

La prima vittima della guerra è la verità. In Afghanistan quello che è accaduto negli ultimi 20 anni, dal 2001 al 2021, si è retto sulla menzogna, una montagna di bugie sostenute e diffuse dai militari combattenti delle varie fazioni, dai politici responsabili delle scelte fatte, dall’informazione al soldo degli interessi in campo. Poi ci sono le vittime in carne ed ossa, bambini, donne, uomini, morti o feriti sotto le bombe, negli attentati, negli scontri, o cercando di fuggire da
un futuro di paura.
La guerra cambia il significato delle parole: gli invasori diventano liberatori, i terroristi diventano patrioti, i morti degli altri diventano effetti collaterali...

La Rete Italiana Pace e Disarmo ritiene inaccettabile e fortemente preoccupante l’esercitazione militare Falcon Strike 2021 in corso in questi giorni in Italia tra l’Aeronautica Militare Italiana, la US Air Force, la Royal Air Force britannica e l’aeronautica militare israeliana (IAF). È la prima esercitazione congiunta in cui sono impiegati i cacciabombardieri F-35 italiani a fianco non solo di quelli di Paesi alleati (Regno Unito e Stati Uniti) ma di Israele.

di Luigi Ghia.

La notizia era su tutti i giornali del 19 maggio 2021. Il Piemonte e la Lombardia hanno rifiutato di accogliere 120 profughi sbarcati a Lampedusa. In una divisione equa, sessanta profughi per regione.
Ancora una volta abbiamo dovuto assistere a una sorta di “braccio di ferro” tra Governo centrale e Regioni. Mentre le Prefetture si sono subito attivate per trovare una non difficile soluzione di accoglienza, le Regioni si sono opposte. I motivi politici e le rozze ideologie dei governanti regionali non sono difficili da individuare...

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