I "Bimbisvegli" della scuola nel bosco di Serravalle d’Asti hanno lanciato una petizione in difesa di un loro compagno di viaggio. Taiwo - questo il suo nome - è orfano, ha attraversato il deserto, è stato picchiato nei centri di detenzione in Libia, ha affrontato i pericoli del mare per arrivare in Italia e adesso rischia di essere espulso e riportato là, da dove è fuggito tre anni fa...

di Aferdita Huta.

Camminando nelle strade piene di sole dell’antica città vicina, Dyrrahu o Durazzo come si chiama ora, i punti di riferimento in comune con l’Italia sono le costruzioni o abitazioni costruite nel periodo della seconda guerra dagli italiani. Il periodo in cui Vittorio Emmanuele III diventava anche Re dell’Albania. Tra tedeschi e fascismo, questa terra cercò di allontanare i ricordi di una guerra con un sistema diverso, un sistema che non accettava la diversità se non l’ideologia comunista. Ma questi palazzi, queste costruzioni, testimoni di un passato diverso, quante ne hanno avuto da raccontare in un clima del genere...

A cura del Movimento Nonviolento.

È la festa più civile che si possa immaginare.
La Repubblica è figlia della resistenza antifascista e di un referendum popolare; davvero non si capisce perchè il suo compleanno venga festeggiato con una parata militare, con il volo delle frecce tricolori, con sfoggio di divise e armi. È un controsenso, un falso storico, in contrapposizione ai fondamenti costituzionali, tra cui il ripudio della guerra e la difesa della patria affidata, appunto, "al cittadino" (e non all'esercito). La Repubblica democratica è l'espressione massima di tutto ciò che è civile, cioè lo "status del cittadino in contrapposizione a militare"...

Il Movimento Nonviolento si propone al posto di Matteo Salvini per un intervista, con le stesse domande, a "Che tempo che fa". Un modo per salvare il pluralismo dell'informazione.

Gentile signor Fazio,
il segretario della Lega, nonchè Ministro dell'Interno pro tempore, ha rifiutato di comparire alla Sua trasmissione, e Lei se ne è rammaricato, in nome del pluralismo dell'informazione, perchè avrebbe voluto porgli domande sull'Europa, sulla mafia, sulla legittima difesa, ecc....

di Domenico Massano.

Bumikka Suhinthan, giovane ragazza di quindici anni con sindrome di Down, recentemente si è vista rifiutare il visto per trasferirsi in Nuova Zelanda. Secondo le autorità neozelandesi Bumikka non dimostrerebbe “uno standard accettabile di salute" e potrebbe "caricare di costi significativi" il sistema sanitario ed educativo del Paese. In due analoghi episodi, nel 2016 e nel 2008, ai tredicenni Peter (con autismo) e Lukas (con sindrome di Down), fu rifiutata la residenza, per le medesime ragioni, rispettivamente in Nuova Zelanda e nella “vicina” Australia. In tutti e tre i casi il visto era stato, invece, rilasciato a tutti gli altri membri della famiglia...

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