di Alessandro Mortarino.
ImageFine Luglio, perle di sudore scivolano irridenti lungo i corpi madidi e malmostosi di noi poveri mortali. Un sudore "sociale": pare che ad Asti la gente abbia ritrovato la voglia di uscire dalle proprie abitazioni per creare (... ricreare ...) un'idea di popolo non-bue che si ritrova e dialoga e riflette. In mezzo alle strade: via Cavalla per ridiscutere la progettualità urbanistica di una città (meglio sarebbe dire: la casuale edificazione antropica di una ormai città ...), via Malta per ridare dignità all'idea di un diritto-base come quello dell'abitare, piazza San Secondo (Agorà del Municipio) per gridare alle Istituzioni le une e le altre nuove ed alternative ipotesi ...

di Alessandro Mortarino.
ImageRitorno sul mio ragionamento della scorsa settimana a proposito di democrazia comunale (“Noi amministratori pubblici. Voi cittadini …”) anche alla luce di due piacevoli concomitanze.
La sera di Martedì 30 Giugno un folto gruppo di cittadini si è ritrovato lungo il marciapiede di via Cavalla ad Asti per una estemporanea assemblea pubblica dedicata agli spazi pubblici in odore di vendita da parte dell’amministrazione comunale (insomma: proprio davanti ad una delle aree in progetto di alienazione, un resistente prato assai frequentato dai cani del quartiere …). Nello stesso momento le rotative del quotidiano La Stampa iniziavano a mettere a registro la dichiarazione del Sindaco Galvagno: ritiriamo il progetto …

di Alessandro Mortarino.
ImageOgni volta che mi trovo a dover dialogare con qualche rappresentante del popolo italiano (di volta in volta: Sindaco, Assessore, Presidente di Regione o di Provincia e così via) vengo sistematicamente colpito da una situazione che ritengo ormai essere il vero nodo della questione sociale dei nostri giorni: la distanza esistente (nella mentalità del mio interlocutore del momento) tra le responsabilità dell’amministratore della cosa pubblica e i bisogni/esigenze degli individui e della collettività. Qui sta il trucco. Qui dobbiamo tentare di imboccare la nuova strada …

di Carlo Sottile.
ImageAsti. Primo pomeriggio di domenica 17 Maggio. Ho lasciato Valle San Pietro da cinque minuti; ero a pranzo da mia suocera. E' una bella giornata di sole. Immagino un pomeriggio di letture, disteso sul letto con la teiera a portata di mano.
Abito un vecchio edificio, costruito da MF nel 22, su un'area compresa tra il perimetro sud della piazza Fabrizio De André (cortile ex caserma Colli di Felizzano) e la cortina di edifici di corso Alfieri. La superficie dei balconi pareggia la superficie dell'alloggio. Un glicine fa ombra, c'è spazio per arredare una partita a ping pong. Insomma il posto mi piace e mi piace ancora di più da quando ho scoperto che MF era un rissoso muratore antifascista ...

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