Avevamo voglia di farvi gli auguri di "BUONE FESTE", ma non sapevamo in quale modo.
Perchè volevamo che i nostri auguri fossero davvero "augurali".
Sinceri.
Sentiti.
Che si sentissero.
Insomma, non quegli auguri che spesso ci vengono rivolti più per abitudine e routine che per autentico sentire.
Come, ad esempio, quelli declamati dai negozianti, auguri che sembrano volerti dire: "avanti un altro, chi c'è prima" ...
Oppure quelli del vostro capufficio: "anche se tu sai che non te li meriteresti" ...
Oppure quelli del vostro vicino di casa: "vero che state per traslocare ?" ...
No, nessuno di questi auguri.
Volevamo degli auguri GROSSI.
GROSSI ...
Allora la matita di Marisa ha iniziato a correre rapida su un foglio bianco ...