di AstiW.M.Asti n° 1
ImageAi piedi dello sperone roccioso inizia il ripido declivio della sella erbosa.
E’ primavera avanzata, l’erba non è ancora bruciata dal sole perché riesce a trovare ancora nelle chiazze di neve residuale l’acqua che altrimenti precipiterebbe immediatamente a valle.
Una femmina di camoscio è isolata dal piccolo branco di altre femmine, nascosta dietro un enorme masso protagonista di erosioni antiche.
E’ distesa a terra, ansimante per la fatica ed il dolore quale mai aveva provato. Non percepisce il sole nascente e caldo che trapassa i gendarmi affilati, non sente il vento attraversagli il pelo invernale da dismettere, è rassegnata a raccogliere il testimone dalla sua genitrice per dare alla luce un nuovo esemplare di acrobata della roccia ...

di Alessandro Brollo.
ImageC'era una volta un villaggio di cannibali. Un piccolo numero dei suoi abitanti, però, voleva eliminare tale pratica (anche in quel villaggio c'era qualcuno – come dire ... - un po' “eccentrico”). Il Consiglio degli anziani e il Capo Tribù erano molto democratici e ogni cosa veniva discussa e ben ponderata. 
La cattura di uno straniero riaccese la vecchia polemica. Gli eccentrici insistevano che lo straniero non venisse mangiato; la maggioranza degli abitanti del villaggio aveva l'acquolina in bocca. A dire il vero, pochi avrebbero mangiato e molti avrebbero solo guardato; ma non sembrava che la cosa avesse poi una grande importanza.  
Il caso fu portato di fronte al Consiglio degli Anziani che, dopo lunga e pacata discussione, deliberò una soluzione di compromesso: allo straniero sarebbe stata mangiata solo una gamba ...

di Roberto Cavallo.
ImageMio nonno era morto da vent’anni. Tre mesi dopo averne compiuti ottantadue. Tre mesi prima che io ne compissi tredici.
Mi ricordo che pioveva denso, quasi a nevicare. Mi viene in mente mio nonno, mentre mia madre mi chiede di metterle in moto il tosaerba.
Lei già ci aveva provato, senza successo.
Poi mio padre, senza voglia.
Il motore è ingolfato.
Credo di averci messo almeno mezz’ora prima che i quattro cavalli del motore sprigionassero la loro potenza ...

di Daniela Grassi.
ImageA volte, di notte, sento abbaiare il cane di via Eusebio Garizio.
Lo sento fin da quando sono nata e sicuramente abbaiava già prima che io nascessi.
Non so bene che aspetto abbia: mi fa pensare ad un meticcio di mezza taglia con le orecchie e il muso a punta, il pelo più rosso che marrone, non particolarmente ben riuscito.
Abbaia perché  è a guardia di una casetta fine ‘800 o inizi ‘900, con un piccolo giardino seminascosto dalla cancellata e dalla siepe. Lo fa perché è suo dovere.
O almeno questo è lo scopo manifesto. Perché poi c’è dell’altro nel suo abbaiare, da sempre ...

ImageQuesto è il primo Natale di AltritAsti: lo scorso anno, di questi tempi, non esistevamo ancora.
La nostra piccola matita giaceva tra le pieghe del “voglio, vorrei, mi piacerebbe”. Scalpitava, tirava calci per uscire dalla prigione di qualche oscuro cassetto.
Oggi è libera e beffarda. E si diverte ad assumere facce diverse, ironiche, zeppe di speranza.
E siccome è Natale, ora vi osserva sorridendo travestita da baffuto Babbo occhieggiante. E sembra dire: AUGURI ! AUGURI – di cuore – a tutti voi: che le feste portino serenità ed energie nuove ...
E che il Vostro 2009 sia esattamente come ve lo state sognando !!! ...

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