Vi invio questa lettera perchè da anni ricevo la newsletter settimanale di Altritasti e apprezzo la vostra sensibilità nell'offrire una visione "altra" di mondo possibile, ma non teorica quanto concreta. E perchè sono disperato e da almeno due anni mi domando se sto sbagliando tutto nell'interpretare il mio ruolo di persona responsabile che cerca di vivere rispettando la Natura, i rapporti umani, la necessità di operare un cambiamento per l'uscita delle nostre società dall'era distruttiva del consumismo puro. Vorrei una conferma oppure una stroncatura al mio agire quotidiano: sbaglio? Oppure non comprendo bene?
Abito con mia moglie in un piccolo Comune di meno di 300 anime nell'alessandrino, in una casa di campagna isolata e indipendente. Passo molte ore all'aperto, alternando lavori agricoli ad attività di consulenza informatica che esercito rigorosamente ed esclusivamente a distanza, via internet e piattaforme varie. Ho scelto di non vaccinarmi e dall'inizio della pandemia vivo in maniera ancora più "monastica"...