Vorrei affrontare alcune questioni legate al consumo del territorio, incominciando con le trasformazioni del paesaggio. Quando si parla di alterazioni del suolo si pensa all’agricoltura, alla conservazioni degli ambienti naturali; raramente al paesaggio, al quale si attribuisce una valenza unicamente estetica e il più delle volte soggettiva. Dostoevskij sosteneva che la bellezza avrebbe salvato il mondo. Per questo dobbiamo anche vedere gli aspetti estetici nella salvaguardia del suolo.
Leggo una definizione di paesaggio presa da un dizionario italiano: “porzione di territorio considerata dal punto di vista prospettico o descrittivo, con un senso affettivo, con una notevole valenza estetica”. Dunque nel concetto di paesaggio sembra di percepire una valenza soggettiva. Non è così. Ciò che è bello, è bello. Il bello è oggettivo e non soggettivo; per questo va tutelato ...