di Roberto Cavallo.
ImageCon la recente ultima campagna elettorale ci siamo giocati almeno 140 mila alberi, acqua sufficiente a riempire oltre 450 piscine olimpioniche e abbiamo usato energia prodotta da un impianto termoelettrico medio grande.
Che si produca molta carta nei periodi elettorali, per la verità un po’ troppo frequenti in Italia, è intuitivo.
Che si produca inquinamento acustico nei corsi dei vari annunci e comizi è altrettanto noto, soprattutto alle nostre orecchie.
Se poi si frequentano i vari banchetti, non si può non notare l’aumento del numero di gadget per attirare l’attenzione dei potenziali elettori ...

Riceviamo dai Gruppi Regionali Prc e Ecologisti-Uniti a Sinistra:
Non abbiamo partecipato alla votazione finale sul piano casa, passato l'8 Luglio in Consiglio Regionale, perché siamo profondamente contrari alla filosofia che soggiace a questo provvedimento, che nasce da una boutade del premier. Infatti Berlusconi, in modo molto superficiale e populista, pensa con il piano casa di dare una risposta alla crisi economica e di rilanciare il settore dell’edilizia e delle costruzioni.

ImageLo scorso Giovedì 2 luglio si è tenuta, come richiesto dai gruppi ambientalisti astigiani,  l’audizione presso la V Commissione consiliare regionale sulla tematica dei rifiuti astigiani.
Sono intervenuti, a nome dei firmatari della richiesta, Marina Ferrari (Ecodem Asti) e Gianni Dapavo (Circolo Gaia di Legambiente). I nostri rappresentanti hanno ribadito le perplessità espresse nella lettera inviata alla commissione circa il protocollo d’intesa approvato dalle giunte provinciali di Asti ed Alessandria e dal Consiglio di Amministrazione del CBRA per la soluzione dell’’emergenza rifiuti nell’astigiano. Inoltre hanno depositato presso la commissione una nuova richiesta in cui si ribadisce la necessità di organizzare un’audizione pubblica in Asti, per consentire una discussione ampia e trasparente sulla tematica dei rifiuti nell’astigiano ...

A cura di Laurana Lajolo (direttrice del Festival).
ImageNegli incontri della prima edizione del Festival del paesaggio agrario (Vinchio d’Asti 19-21 giugno 2009), a cui hanno partecipato studiosi, operatori culturali, produttori, amministratori  e giornalisti, sono state messe a confronto competenze e esperienze diverse dal settore agronomico all’urbanistica, dalla produzione vitivinicola all’architettura del paesaggio, dall’antropologia alla certificazione ambientale, inserite in uno scenario generale, con alcuni esempi concreti in campo locale. L’intenzione del Festival non era quella di fermarsi alla denuncia delle molte criticità, ma di fornire alcune proposte nel campo della ricerca scientifica, dell’indagine sociologica e territoriale, delle buone pratiche…

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