Con la recente ultima campagna elettorale ci siamo giocati almeno 140 mila alberi, acqua sufficiente a riempire oltre 450 piscine olimpioniche e abbiamo usato energia prodotta da un impianto termoelettrico medio grande.
Che si produca molta carta nei periodi elettorali, per la verità un po’ troppo frequenti in Italia, è intuitivo.
Che si produca inquinamento acustico nei corsi dei vari annunci e comizi è altrettanto noto, soprattutto alle nostre orecchie.
Se poi si frequentano i vari banchetti, non si può non notare l’aumento del numero di gadget per attirare l’attenzione dei potenziali elettori ...