Questa è la sconcertante risposta che sembra essere emersa dal dibattito tenutosi Giovedì 10 Settembre nell’ambito della Festa Nazionale degli Ecologisti Democratici a Bra, dal titolo emblematico “Di chi sono i rifiuti?”. Presenti l’Assessore Regionale all’Ambiente Nicola De Ruggiero e gli assessori provinciali di Torino e Vercelli, spiccavano per la loro assenza gli amministratori di Cuneo e di Alessandria. Il Presidente della Provincia di Alessandria Filippi ha inviato un suo funzionario, neppure troppo ferrato in materia. Forse temeva di dover giustificare, di fronte all’Assessore Regionale e all’opinione pubblica, la scelta di sottoscrivere un accordo con la Provincia di Asti che si discosta dalle linee di indirizzo regionali ? O forse ha bisogno di tempo per aggiornare la propria posizione sullo scacchiere della politica dei rifiuti ? ...
Questo non possiamo saperlo, visto che non ha fornito giustificazioni per la sua assenza, che comunque ha impedito al dibattito di svolgersi in termini chiari e trasparenti, non potendo infierire sul malcapitato funzionario che non era certo legittimato a fornire risposte politiche.
L’Assessore De Ruggiero ha, invece, ribadito in quella sede la proposta di suddivisione in 3 ATO (Ambiti Territoriali Omogenei per la gestione dei rifiuti) il territorio regionale e la scelta di organizzare la pianificazione degli impianti su ambiti di vasta scala, commisurando le necessità alle previsioni di quantitativi di rifiuti residuati da una raccolta differenziata sui livelli del 50/65%.
Questa impostazione verrà quanto prima sottoposta alle procedure di approvazione del Consiglio regionale sotto forma di Piano Regionale dei Rifiuti e, nonostante l’iter non potrà essere concluso in questa legislatura, rimarrà quale orientamento programmatico per il prossimo mandato amministrativo.
Tra le rivelazioni della serata, la conferma della chiusura entro l’anno dell’impianto di discarica di Basse di Stura che, cresciuta a dismisura per mancanza di soluzioni alternative, è diventato un monumento all’incapacità di programmare soluzioni a lungo termine per lo smaltimento dei rifiuti.
A breve, pertanto, i rifiuti della provincia di Torino dovranno essere collocati altrove. Ma dove, visto che il termovalorizzatore del Gerbido non sarà certo pronto per allora ?
Anche sulla situazione dell’astigiano invece non ci sono state parole chiarificatrici.
Rimane ancora senza soluzione la prossima saturazione dell’impianto di Cerro Tanaro e la rimodellazione dell’attuale discarica che, ancora in fase di approvazione, consentirà un’ulteriore autonomia di almeno tre anni.
E poi ? Tre anni sono un tempo molto breve se non si hanno le idee chiare sul futuro dello smaltimento dei rifiuti e gli enti competenti, Provincia e CBRA (Consorzio di Bacino dei Rifiuti Artigiano), sembrano totalmente assenti in questo ambito.
Come già successo nei cinque anni trascorsi dall’apertura di Cerro Tanaro, manca da parte loro la capacità di definire politiche concrete nell’ambito dei rifiuti ed in particolare:
- non hanno contribuito all’attivazione degli indirizzi regionali, costruendo accordi separati con la Provincia di Alessandria;
- hanno prospettato come alternativa la costruzione di un termovalorizzatore, senza i necessari approfondimenti dal punto di vista della sostenibilità ambientale, economica e sociale;
- non hanno approvato il Piano di Bacino per la riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata;
- non hanno attivato i nuovi contratti per la raccolta differenziata;
- in particolare il CBRA, in scadenza di mandato, non ha avuto e non ha l’autorevolezza necessaria a costituire una guida per le amministrazioni consorziate e nei confronti delle società di servizi.
Poiché questi temi non hanno fino ad ora trovato risposta, sia a livello locale che regionale, non mancheremo di porli all’attenzione dei candidati delle prossime elezioni regionali, di tutti gli schieramenti, visto che l’Assessore di centro-destra della Provincia di Vercelli ha invece mostrato di essere molto deciso nel perseguire maggiori livelli di raccolta differenziata ed una programmazione degli impianti su larga scala ...