Comunicato stampa e invito alla compilazione del questionario da parte della Provincia di Asti.

Dopo il lancio, nel mese di dicembre 2023, del questionario dedicato al progetto “Community Hubs” entra nel vivo anche la progettualità legata all’“Hydrogen Valley”, ossia, lo studio di fattibilità (promosso dalla Provincia di Asti e finanziato dalla Fondazione San Paolo) consistente nella produzione di idrogeno da fonti rinnovabili finalizzata al suo utilizzo nell'ambito della mobilità sostenibile, sia a livello locale, quale combustibile per bus e autolinee, sia nella direttrice ferroviaria Alba-Asti-Casale...

di Alessandro Mortarino.

Al termine del corteo che dal quartiere Praia ha raggiunto il centro della città di Asti lo scorso sabato 23 dicembre in solidarietà al Coordinamento Asti Est, la cui sede era stata vandalizzata con frasi inneggianti a Hitler e Mussolini, in piazza Alfieri parecchie persone si sono avvicendate per proporre ragionamenti sulla vicenda e sulla situazione sociale generale. Ad un certo punto il mio sguardo ha incontrato quello di una persona, in abiti borghesi, sotto ai portici Anfossi. Osservava i presenti e ogni tanto scattava fotografie. Non ho potuto fare a meno di continuare ad osservarlo. Scatto. Scatto. Ora l'obiettivo della sua macchina ero io: scatto. Poi mia moglie, al mio fianco. Poi chi si trovava al mio fianco e così proseguendo. "E' sicuramente un agente di pubblica sicurezza", mi sono detto. "Sta facendo il suo lavoro"...

di Gianfranco Monaca.

Nel 2003 Asti inaugurava il nuovo Ospedale e lo dedicava alla memoria del cardinale Guglielmo Massaia (nato a Piovà d’Asti nel 1809 e morto a San Giorgio a Cremano nel 1889).
Tutti passiamo e ripassiamo accanto all’immagine del famoso missionario cappuccino “apostolo dei Galla”. Gli Oromo (precedentemente noti anche come Galla, termine caduto in disuso in quanto considerato dispregiativo) sono un gruppo etnico africano diffuso in Etiopia e Kenya, ma per i nuovi cittadini sarà utile qualche altra informazione su questo personaggio, quasi dimenticato...

Asti, via Monti, quartiere Praia. Un quartiere da sempre "difficile" che da decenni vede nel Coordinamento Asti Est un presidio attivo a sostegno delle tante situazioni di disagio sociale che qui dimorano, in particolare l'endemico problema legato al diritto all'abitare. Ieri questo luogo, pur perfettamente integrato al quartiere, è stato assalito dalla furia di qualche anonimo vandalo che ha segnato con cubitali scritte inneggianti a Mussolini e Hitler i muri e la serranda della sede. Non rispettando neppure la targa posta in ricordo di Carlo Sottile, suo fondatore scomparso proprio un anno fa...

di Luisa Rasero, ex dipendente Banca d’Asti.

Una recente pubblicità della Banca d’Asti (la Cassa di Risparmio di Asti) risulta volgare e dal contenuto francamente sessista.
Il messaggio parrebbe rivolto a clienti di altre aziende di credito, in quanto inizia con "se la tua banca chiude o non ti soddisfa più"’ e prosegue con l’immagine di una bella ragazza sorridente e lo slogan "la mia banca è più aperta che mai".
E’ lecito per un’azienda cercare di conquistare nuovi clienti ma c’è un limite - almeno di buon gusto - che non andrebbe oltrepassato. Oggettivamente l’abbinamento tra il verbo "soddisfare", l’immagine femminile e l’aggettivo "aperta"…. fa scattare un’associazione mentale inequivocabile!...

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