di Alessandro Mortarino.

Lo scorso sabato 21 novembre si è avviato il primo atto formale di un percorso civico nazionale denominato "Per una Società della Cura. Fuori dall'economia del profitto": un'iniziativa che vede riunite 329 tra associazioni, Reti sociali, Movimenti di tutta Italia uniti nell'idea di costruire e proporre un nuovo modello di vita basato sull'uguaglianza, sulla condivisione dei Beni Comuni, sulla concretezza dell'uscire da una società dei consumi per ritrovare il senso della e delle comunità. Della vita vera, insomma...

Ad Asti prende avvio un'iniziativa nel pieno delle suggestioni proposte da "La Società della Cura", valida per ogni quartiere di ogni città e per ogni Comune, Borgo, luogo.

Vicine e vicini, siamo un gruppo di persone che vive in questo quartiere. In questo difficile periodo di pandemia e chiusura dovuto al Covid, dove la paura, l'odio e la rabbia possono peggiorare la situazione sociale e il nostro stato generale di salute, crediamo che abbiamo bisogno di metterci in gioco per esprimere solidarietà fra noi attraverso piccole azioni che trasmettano messaggi di sostegno, speranza e ci incoraggino a generare un senso di comunità; farci sentire che non siamo soli e di esprimere vicinanza a chi è più in difficoltà...

di Silvana Bellone.

Sono una cittadina di Asti, abito in corso Casale, quartiere Asti-est; una zona dove la pandemia ha fatto emergere nuove povertà che si sono aggiunte a problemi già preesistenti.
Ma ecco una novità! È in costruzione un nuovo supermercato, soluzione forse di tutti i problemi?!
In un quartiere dove già sono presenti: Esselunga, Penny, Coop e, leggermente più lontano, Eurospin e il nuovissimo Aldi, ecco che sta per arrivarne ancora uno...

L’epidemia da Covid 19 ha messo drammaticamente in luce il carattere predatorio, di natura e umanità, del presente sistema neo-liberale. La gran parte della cittadinanza attiva della città ha mostrato di averne consapevolezza organizzando, nel corso dei mesi da marzo ad oggi, iniziative di difesa dei valori civici e dei diritti costituzionali e confermando il carattere fondativo di tutte le pratiche sociali a quelli conformi. Con le stesse sensibilità e gli stessi orientamenti, più recentemente, oltre 220 realtà associative e di movimento e oltre 800 persone attive individualmente, hanno dato avvio ad un percorso di convergenza, dichiarando l’insostenibilità di una società basata sull’economia del profitto e proponendo l’orizzonte alternativo di una società della cura. In un appello diffuso il 7 novembre, (Mobilitiamoci, nessuno deve essere lasciato indietro: https://societadellacura.blogspot.com/), rilanciando i contenuti del loro dibattito e della loro piattaforma, propongono un momento nazionale di approfondimento e di mobilitazione, in piazze reali o virtuali, per il 21 di novembre...

Anche la Rete Asti Cambia intende esprimere il proprio sostegno alle reazioni che cittadini, pendolari e associazioni hanno mostrato in risposta al progetto della Regione Piemonte di sostituire la tratta ferroviaria sospesa Alba-Nizza Monferrato con una pista ciclabile da insediare sopra i binari esistenti.
La nostra Rete propone da tempo una piena revisione della pianificazione legata alla mobilità sostenibile, suggerendo per la città e la provincia di Asti l'attenta progettazione di percorsi basati su trasferimenti - facilmente realizzabili - «dolci», in grado cioè di integrare e rendere appetibile l'utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all'auto privata...

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