ImageA cura dei genitori dei bimbi della Sezione Piccoli dell’Asilo Nido “La Rondine” di Asti.

Amélie è una bimba di un anno. Occhi grandi e due piccoli dentini che spuntano dal labbro inferiore. Non cammina ancora, Amélie. Però ha imparato a gattonare e a reggersi in piedi usando sedie, divani, mobili per rimanere in equilibrio. Sorride e ride spesso, Amélie.

Amélie da settembre 2010 va all’asilo nido, sezione piccoli. Mamma, papà e le educatrici hanno fatto le cose con gradualità in modo che Amélie non si sentisse abbandonata ...

ImageTesto integrale dell’intervento letto in consiglio comunale lo scorso lunedì 20 Dicembre dalle famiglie del Coordinamento Asti Est.

Sulla facciata dei vecchi uffici Asl occupati mercoledì mattina è stato messo uno striscione su cui è scritto “se voi ve ne fregate noi ce ne occupiamo“: questo slogan è tristemente vero. Come associazione ci siamo trovati in quest’ultimo anno e mezzo nell’impossibilità di dare alle famiglie che si sono affacciate al nostro sportello delle soluzioni al loro problema abitativo. Per una associazione che ha un ruolo ben preciso, cioè’ quello di concorrere con gli enti pubblici a rimuovere le cause della emarginazione e della devianza, è frustrante, e questo a causa della mancanza di dialogo con le istituzioni cittadine.

ImageDa ormai parecchi mesi si susseguono voci discordanti – ma in ogni caso per nulla rassicuranti – sulle sorti della mensa sociale e del dormitorio della città di Asti, servizi che fanno entrambi riferimento all’Assessorato ai servizi sociali del Comune di Asti. Si è iniziato a gennaio con la riorganizzazione del servizio mensa, non distribuendo più pasti  caldi a chi decide di consumarli a domicilio. Si è poi eliminata la frutta dai pasti della mensa e si è modificata la convenzione con le suore di N.S. della Pietà che gestiscono il servizio riducendo da quattro a tre il numero di suore addette a cui il Comune riconosce un rimborso spese per il servizio erogato ...

Imagedi Alberto Borghini.

In Italia è di fatto passato un dispositivo che consente ad Enti e Istituzioni di cambiare, in corso d’opera, le regole di un bando di concorso o addirittura di sovvertirle del tutto, anche a concorso ultimato o quasi ultimato. L’occasione per questo nuovo “stile” è stata fornita da un concorso bandito dal Politecnico di Torino nel 2007 e sovvertito dallo stesso Politecnico di Torino in pieno 2008, a concorso ultimato o quasi ultimato.

Un candidato, ammesso al concorso secondo le regole del bando (2007), ed estromesso tramite il sovvertimento di quelle regole a fine concorso, ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, che ha dato ragione al Politecnico di Torino, inaugurando così questo nuovo “stile” che di fatto assegna potere assoluto ed arbitrarietà totale agli amministratori, calpestando i più elementari diritti del cittadino ...

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