Abbiamo ultimamente imparato che siamo sovversivi, non si sa bene di quale ordine costituito. Di solito, dalla cattedra o, molto più sovente tra i banchi, cerchiamo di trasmettere ai nostri allievi conoscenze e valori che abbiamo sempre ritenuto validi e trasversali: il rispetto, l’accoglienza, il valore della diversità, della solidarietà. Se questi valori sono in contrasto con quelli trasmessi dalle famiglie, c’e’ davvero di che preoccuparsi. Tuttavia non lo crediamo ...
La “captatio benevolentiae” non giustifica un attacco a testa bassa su un’intera categoria professionale e le correzioni interpretative del giorno successivo scivolano al limite del ridicolo, come pure le giustificazioni addotte dal Ministro Gelmini.
Visto che nessun membro del Governo ha speso una sola parola in difesa della scuola pubblica, lo facciamo noi, che in questa realtà viviamo ed operiamo ormai tra mille difficoltà.
Abbiamo “sopportato” tagli dolorosi e draconiani di finanziamenti e personale, cerchiamo di offrire il miglior servizio possibile per non far pagare ai ragazzi ed alle famiglie scelte poco felici e perchè consideriamo la nostra scuola una garanzia di democrazia e di vera opportunità per tutti.
Siamo orgogliosi di essere Insegnanti della scuola pubblica perché:
- la scuola è luogo di mediazione di istanze sociali
- la scuola è uno spazio di libertà in cui tutti possono esprimersi senza opportunismi
- la scuola è’ uno spazio di confronto e crescita
- diamo ai ragazzi gli strumenti per esprimere le loro idee
- abbiamo imparato ad accogliere e gestire le diversità
- riteniamo gli alunni stranieri in classe una sfida interessante e storicamente inevitabile.
In seguito a queste considerazioni abbiamo organizzato, in concomitanza con altre manifestazioni simili in altre città italiane, un corteo ad Asti che partira’ Sabato 12 marzo 2011 alle ore 16,00 in piazza I° Maggio e si concluderà in piazza San Secondo: invitiamo tutti a partecipare.
Asti, 7 marzo 2011
Comitato in difesa della Scuola Pubblica