Da pochi giorni si è avviata in Piemonte una raccolta firme attorno ad una petizione popolare che intende mettere in luce alcune storture del sistema di retribuzione degli amministratori regionali e proporre una consistente riduzione delle indennità, dei rimborsi spese, dei gettoni di presenza e del vitalizio dei Consiglieri del nostro “Parlamento” subalpino …
La petizione è proposta da “semplici cittadini” senza tessera di partito (primo firmatario è un astigiano: Fabio Martina) e sostenuta con forza dal Movimento 5 Stelle Piemonte. Nella sua prima settimana di sottoscrizione ha raccolto oltre 2.000 firme: un grande avvio “bipartisan” …
Per maggiori informazioni e per scaricare i moduli da firmare e far firmare, cliccare qui.
Questo il testo della petizione:
Al Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte
P E T I Z I O N E
Con la presente petizione i sottoscritti, elettori del Piemonte, vogliono porre all’attenzione del Consiglio Regionale la necessità della riduzione dei costi della politica, partendo in primis dalla riduzione degli stipendi dei Consiglieri, riducendo le indennità ed i rimborsi spese, eliminando i gettoni di presenza ed il vitalizio dopo 5 anni, portando complessivamente detti stipendi al livello degli omologhi eletti in altri Paesi europei.
I costi della politica sono sempre maggiori, totalmente slegati dalla situazione di crisi economica e dai risultati ottenuti dagli amministratori: i rimborsi elettorali per mantenere le gigantesche strutture dei partiti, i doppioni degli enti di amministrazione e di gestione del territorio, gli stipendi dei dirigenti e dei politici regionali e nazionali e soprattutto i privilegi degli stessi che già godono di trattamenti economici nettamente superiori alla media della popolazione.
Si è poi chiarito che non è vera l'equazione "stipendi più alti, minor corruzione", perché nel malcostume dilagante di campagne elettorali sempre più faraoniche, basate più sull’immagine che sui contenuti, larga parte dei "costi" della politica vengono risucchiati dal marketing politico. Ormai i partiti da strumenti di partecipazione dei cittadini alla vita politica, ex art. 49 della Costituzione, sono diventati delle strutture gerarchiche e burocratiche che mantengono il consenso ed il controllo politico.
La politica non deve essere considerata una professione che genera reddito nè rendita di posizione, ma un servizio alla cittadinanza da svolgersi al massimo della propria professionalità temporaneamente per poi tornare al proprio mestiere.
Per questo i seguenti sottoscrittori chiedono la riduzione degli stipendi dei Consiglieri regionali e della Giunta della Regione Piemonte, con le seguenti modifiche alle leggi attualmente vigenti (l.r. 4/1972 e successive modifiche e l.r. 24/2001 e successive modifiche):
- riportare le indennità dei Consiglieri alla prima determinazione del 1972, cioè il 55% delle indennità dei parlamentari italiani (che sono già tra le più alte d'Europa) per un totale di 6437 Euro lordi mensili contro gli oltre 9000 attuali;
- ridurre le indennità di funzione aggiuntive a partire dal Presidente della Giunta e degli Assessori;
- sopprimere i gettoni di presenza di circa 122 Euro a seduta, in quanto non esiste ad oggi professione che percepisce uno stipendio mensile ed un gettone di presenza;
- sopprimere i rimborsi forfetari;
- ridurre i rimborsi spese chilometrici (passando da 0,46 eurocent al km, a 0,30 eurocent, corrispondente al corrispettivo ACI per un auto più piccola e più ecologica, ad esempio classe C a benzina/gpl);
- sopprimere il vitalizio, variabile dai 3000 € mensili dopo 5 anni di mandato fino ai 9000 € dopo 20 anni di mandato.
Il computo totale per un Consigliere regionale che prima poteva prendere da un minimo di 7500 € ad un massimo di 16000 € netti mensili, ora passerebbe da circa 3000 € netti al mese ad un massimo di circa 6600 €. Il risparmio totale stimato in 5 anni è di oltre 70 milioni di euro, e cioè oltre 6 milioni di € l’anno per i Consiglieri e la Giunta in carica, più i 7,6 milioni di euro annui tagliati dai vitalizi degli ex-Consiglieri.
Tutto questo premesso, i sottoscritti elettori con questa petizione, chiedono al Presidente del Consiglio Regionale, di assumere le necessarie iniziative affinché vengano approvate, con idonei provvedimenti e con la massima sollecitudine possibile, le suddette proposte.