di Paolo Pileri*.

Notizia sensazionale per il suolo. La Corte dei Conti ovvero l’organo dello Stato preposto a controllare la spesa pubblica e il bilancio dello Stato stesso, si è pronunciata sul tema del consumo di suolo.

Il fatto è rilevante e il documento da consultare è la deliberazione del 31 ottobre 2019, n. 17/2019/G. Ora anche la Corte è tra quelli che in modo netto dice che il continuo consumo di suolo mette in ginocchio il Paese su vari fronti, rendendolo sempre più fragile ed esponendolo a un crescendo in spesa pubblica, cosa di cui proprio non abbiamo bisogno...

di Alessandro Mortarino.

In molti ci hanno chiesto come mai il Forum nazionale Salviamo il Paesaggio quest’anno non abbia promosso iniziative per celebrare degnamente la Giornata mondiale per il suolo, che puntualmente cade il 5 dicembre. A tutti abbiamo risposto con ferma cortesia, sottolineando che quest’anno proprio non ci pareva il caso, ma che non doveva essere considerata un’azione polemica, uno snobbismo alternativo, un atto di distinguo: ben vengano celebrazioni per richiamare lo stato di emergenza assoluta in cui versano i suoli italiani e di tutto il pianeta. Accendono riflettori troppo spesso lasciati fiocamente a rischiarare un problema grave, amplificano informazioni che la “gente normale” pare trascurare, aiutano a pensare.
Però una Giornata all’anno è una giornata...

L’Agenzia britannica per la salute raccomanda alle amministrazioni di adottare misure per garantire una minor esposizione, soprattutto dei bambini, all’inquinamento atmosferico.
L’inquinamento atmosferico minaccia infatti la salute umana in modo ormai evidente: in particolare i bambini, nei loro primi anni, sono particolarmente a rischio, con problemi come asma e scarso sviluppo polmonare...

A lanciare l’allarme il report 2019 elaborato dal The Lancet Countdown on health and climate change, una collaborazione internazionale di scienziati (35 enti coinvolti tra università, centri di ricerca e istituzioni, inclusa l’OMS) tra i quali figura anche la ricercatrice argentina Marina Belén Romanello, proveniente dal Francis Crick Institute.
Secondo quanto affermato dalla studiosa argentina all’Ansa, l’Italia risulterebbe di gran lunga il Paese peggiore in Europa con 45mila decessi legati alle polveri sottili nel solo 2016, corrispondenti a un costo per lo Stato di circa 20 milioni di euro. Circa 281mila le morti a livello europeo a causa dell’esposizione alle PM2.5...

Il rapporto dell'Agenzia europea per l'ambiente sulla qualità dell'aria mostra come l'esposizione all'inquinamento atmosferico abbia causato nel 2016 circa 400.000 morti premature nell'Unione europea.
L'inquinamento atmosferico continua ad avere impatti significativi sulla salute della popolazione europea, in particolare nelle aree urbane. A provocare i maggiori danni alla salute degli europei sono il PM, il biossido di azoto e l'ozono...

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