ImageL’Italia è un paese meraviglioso. Ricco di storia, arte, cultura, gusto, paesaggio. Ma ha una malattia molto grave: il consumo di territorio. Un cancro che avanza ogni giorno, al ritmo di quasi 250 mila ettari all’anno.

Dal 1950 ad oggi, un’area grande quanto tutto il nord Italia è stata seppellita sotto il cemento. Il limite di non ritorno, superato il quale l’ecosistema Italia non è più in grado di autoriprodursi è sempre più vicino. Ma nessuno se ne cura.

Fertili pianure agricole, romantiche coste marine, affascinanti pendenze montane e armoniose curve collinari, sono quotidianamente sottoposte alla minaccia, all’attacco e all’invasione di betoniere, trivelle, ruspe e mostri di asfalto ...

ImageEcco un elenco delle prime 700 adesioni ricevute per la campagna "Stop al Consumo di Territorio". L'elenco aggiornato delle adesioni è visibile http://www.stopalconsumoditerritorio.it e sul gruppo di Facebook http://www.facebook.com/home.php#/group.php?gid=55328756150 . Ricordiamo che questa campagna nasce con il preciso intento di offrire ad ogni singolo cittadino il “potere” di esprimersi con una opinione. Opinione che sommata a molte altre, diventa autentica “forza di cambiamento”.
Questo Movimento non ha leader né portavoce, non ha un'unica “testa” ma tutte quelle dei suoi firmatari ...
(Le  cariche  riportate a fianco dei dati dei firmatari intendono semplicemente evidenziare particolari esperienze dei singoli relative a tematiche ambientali  e/o sociali).
 

di Alessandro Mortarino.
ImageUna sorta di “vortice” si è dunque insinuato all'interno del timido e un tantino “naif” messaggio con cui la scorsa settimana annunciavamo la nascita di un Movimento nazionale per fermare il vorace dilagare della cementificazione dei suoli italiani. Il vortice della “rete”, quel soggetto apparentemente astratto che sa interpretare valori e parole e tradurle in speranze, entusiasmi, stimoli all'azione, simboli e strumenti.
Oltre 500 “prime adesioni” corredano ora il testo perentorio del nostro “manifesto” e il suo messaggio è dunque affidato alla volontà di migliaia di soggetti che compongono una prima precisa mappa del disagio e della rinascita: urbanisti, architetti, ambientalisti, consumatori consapevoli, persone “qualunque” e qualche amministratore. Adesso inizia la vera scommessa ...

di Alessandro Mortarino.
ImageLo avevamo raccontato (o, semplicemente, “sussurrato” ...) appena due mesi or sono e oggi ci piace poterlo annunciare, naturalmente sempre sotto forma di “sussurro” lieve: l'idea che un gruppo di persone di Langhe, Roero e Monferrato ha sviluppato negli ultimi mesi per dare vita ad un concreto movimento di opinione per la difesa del diritto al territorio non cementificato, si è materializzata.
E ben oltre le prospettive iniziali, dato che il piccolo nucleo territoriale (senza aver ancora mosso un dito per promuovere la propria iniziativa ancora priva dei necessari strumenti di  comunicazione di base ...) ha incontrato e sta incontrando adesioni ed entusiasmi da ogni latitudine d'Italia. Insomma, il progetto è già diventato un Movimento nazionale: ecco le primissime adesioni ...

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