Pochi istanti fa di oggi, Mercoledì 1° Aprile 2009, pare che una squadra di mezzi escavatori abbia avviato i lavori per la costruzione del tanto temuto inceneritore di rifiuti alle porte della città di Asti, in zona Quarto. Le notizie sono, al momento, alquanto parziali e frammentarie. Pare che un potente caterpiller abbia guidato uno stormo di gru, draghe e bulldozer fino all’area indicata dalle amministrazioni provinciale e comunale come idonea alla costruzione dell’impianto che dovrà trattare (in pieno accordo con l’amministrazione provinciale di Alessandria) i rifiuti delle due province: l’emergenza è ora assoluta …
D’altra parte c’era da aspettarselo: il recente protocollo che le province di Asti ed Alessandria hanno firmato lo scorso 22 Gennaio lo diceva chiaramente: 8 mesi per lo studio tecnico-economico; altri 8 mesi per il documento di valutazione amministrativo-procedurale; 28 mesi per la localizzazione e progettazione dell’eventuale impianto; 52 mesi per le valutazioni ed autorizzazione dell’eventuale impianto; 76 mesi per la realizzazione e collaudo dell’eventuale impianto …
Tanto vale, devono avere pensato Galvagno e Maria Teresa Armosino, portarsi un po’ avanti con i lavori ! Anche perché il nostro governo nazionale insiste sulla necessità di dare fiato all’economia traballante di questi tempi, usando le leve degli investimenti immediati in nuove infrastrutture …
Ultime notizie: le fondamenta sono già pronte …
I molti Comitati che si stanno agitando da mesi per contrastare l’opera come reagiranno alla nuova situazione ?
Reagiranno ???? …
Ovviamente oggi è il 1° di Aprile, San Pesce d’Aprile …
Ovviamente stiamo scherzando: le ruspe e i caterpiller stanno ancora nei loro hangar; ma ci piaceva sollecitare un po’ le attenzioni apparentemente poco … attente dei nostri Comitati e provare a smuovere un po’ le troppo silenziose azioni di una società civile che non sempre sa fare risuonare/ascoltare le sue ottime ragioni.
Perché stiamo scherzando, certamente: ma il programma temporale indicato è esattamente quello previsto nel documento approvato di recente dalla nostra Giunta provinciale.
Non dormiamo sonni tranquilli, insomma ! …