di Alessandro Mortarino.
Mentre i comitati locali aderenti al Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua si preparano ad avviare la campagna nazionale per la richiesta di applicazione del secondo vittorioso quesito referendario (eliminazione della remunerazione del capitale investito per i gestori degli acquedotti), ad Asti emerge una situazione a dir poco paradossale: bilanci già in sofferenza a causa di consumi in calo, oneri finanziari in aumento, rifiuto degli istituti di credito a garantire nuove risorse per gli investimenti in previsione. Insomma: le banche non si sentono garantite dalle bollette dei cittadini/utenti e dagli "azionisti" degli acquedotti a capitale pubblico, ovvero i Comuni ! Cosa significa ? ....
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