di Corrado Oddi.


Dopo la vittoria referendaria del 2011, i sostenitori espliciti della privatizzazione del servizio idrico si sono ulteriormente assottigliati. A dire il vero, passata la stagione dell’ubriacatura del "privato è bello", il cui apice può essere collocato tra i primi anni 2000 fino all’emergere della crisi nel 2008, già avevamo visto che la schiera dei fautori della privatizzazione tendeva a diminuire, fino ad un’interessata “diserzione di massa” durante la campagna referendaria, affrontata da gran parte dei nostri oppositori all’insegna del “tanto i referendari non raggiungeranno il quorum” ...



di Marco Bersani (Attac Italia).

Un grande progetto paese per l’acqua attraverso una public company, cioè con soldi privati di un soggetto di carattere istituzionale come F2i (..) il nuovo governo deve pensare a due fondi speciali sull'acqua e sui rifiuti, dei quali F2i si candiderebbe a far parte, che potrebbero coinvolgere tutto il territorio nazionale con importanti e diffusi lavori in grado di dare una spinta all'economia e di fare una grande Veolia o una grande Generale des Eaux come abbiamo fatto una grande Terna e una grande Snam''. Così Vito Gamberale, amministratore delegato del Fondo Italiano per le Infrastrutture (F2i) si è pronunciato in un convegno organizzato da Fondazione Energia lo scorso 19 febbraio ...



Dunque gli italiani pagano una bolletta illegittima da luglio 2011. Un comunicato stampa del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua.


Lo ripetiamo ancora una volta: abbiamo vinto, non si possono fare profitti sull'acqua. Questa volta a darci ragione è il parere del Consiglio di Stato sulla tariffa: le bollette che i gestori consegnano ai cittadini sono illegittimamente gonfiate e non rispettano la volontà referendaria espressa da 27 milioni di persone. L'Autorità per l'Energia Elettrice ed il Gas, incaricata di formulare la nuova tariffa all'indomani del Referendum, aveva infatti chiesto un parere al Consiglio di Stato circa la remunerazione del capitale investito, ovvero il profitto garantito del 7% presente nelle bollette. Il Consiglio di Stato ha risposto confermando quanto precedentemente affermato dalla Corte Costituzionale: dal 21 luglio 2011, data di proclamazione della vittoria referendaria, la remunerazione del capitale investito doveva cessare di essere calcolata in bolletta ...


di Andrea Palladino.


Una tariffa dell’acqua unica in tutto il paese, con un’autority in grado di regolamentare affidamenti e gestioni. Questo era il principio che ha ispirato il governo Monti quando un anno fa ha affidato, con il decreto “Salva Italia”, il futuro degli acquedotti all’autorità per l’energia e il gas. Ma quando nei giorni scorsi è stato presentato il nuovo metodo per calcolare il costo del servizio idrico, i comitati per l’acqua pubblica si sono trovati davanti al ritorno, sotto altra forma, di quel profitto abrogato dal secondo referendum del giugno 2011 ...


di Gian Carlo Scarrone, Associazione Valle Belbo Pulita.


Le attività produttive della provincia di Asti, per quanto riguarda il loro trattamento delle acque reflue, non sono tutte virtuose: anche noi abbiamo le nostre pecore nere. Ma nella provincia di Cuneo - nella fattispecie nelle comunità della Valle Belbo e Tinella - qualche azienda sta lavorando con fortissima concorrenza  sleale verso le aziende virtuose della stessa zona: di depurare tutti i loro reflui e pagarne i relativi costi proprio non ne vogliono sapere ...

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