Anche ad Asti il Comitato referendario invita l'Ato e i gestori dei nostri acquedotti a prendere in esame l'esito popolare dei recenti due referendum sull'acqua e i servizi pubblici e occuparsi di come considerare quell'ormai famoso 7 % di "remunerazione del capitale investito" che dovrebbe essere stornato dalle nostre bollette (oppure destinato a qualche fondo di solidarietà ?) ...
Questo il testo dell'invito trasmesso dalla rete delle 67 organizzazioni che compongono il Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche:
All’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale ATO5
Via Antica Zecca 3 – 14100 Asti
Oggetto: richiesta di riduzione della tariffa idrica in adempimento dell’esito del referendum abrogativo della quota relativa alla “remunerazione del capitale investito” nella tariffa del Servizio Idrico Integrato.
Come è noto, il referendum popolare svoltosi il 12-13 giugno 2011 ha abrogato il comma n. 1 dell’articolo 154 del Decreto Legislativo n. 152 /2006 in base al quale la tariffa del SII doveva comprendere anche la “remunerazione del capitale investito”.
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 26 del 2011, nel dichiarare ammissibile il quesito referendario in merito, ha anche dichiarato che l’abrogazione della norma in questione è direttamente applicabile, quindi immediatamente operativa senza bisogno di nessun altro intervento legislativo o ministeriale.
La riduzione della tariffa decorre dal 20 luglio 2011, data di pubblicazione del risultato referendario sulla Gazzetta Ufficiale n. 167.
Con la presente, chiediamo pertanto all’ATO5 e a tutti i Comuni che ne fanno parte, di farci sapere se è loro intenzione:
dare piena, corretta e tempestiva attuazione all’esito referendario e, dunque, eliminare dalla tariffa la quota relativa alla “remunerazione del capitale investito”;
oppure se è loro intenzione:
segnalarci quale eventuale alternativa destinazione intenderebbero proporre ai cittadini (compatibilmente con le disposizioni legislative).
In attesa di cortese riscontro, porgiamo i migliori saluti.