Nel 2012 il Centro di Studi Alfieriani compirà 75 anni di vita culturale intensa, a livello sia cittadino, sia nazionale e internazionale, sul fronte della conservazione e della ricerca.

Purtroppo questa fausta ricorrenza coincide con una drammatica situazione economica dalla quale questa prestigiosa Istituzione deve ad ogni costo uscire, per tutelare non solo la propria dignità, ma anche quella della Città che l’ha vista nascere e della Cultura nazionale, che da essa trae prezioso arricchimento.

Grandi studiosi che hanno onorato il nostro paese, quali Giovanni Getto, Luigi Firpo, Walter Binni, Lanfranco Caretti, Marziano Guglielminetti, Gian Luigi Beccaria, per citarne solo alcuni, hanno permesso all’Istituzione di concludere, per prima in assoluto in Italia, la monumentale edizione nazionale delle opere del grande Astigiano, avviata nel 1951 e portata a compimento nel 2004.

Dal 2006 giovani studenti e giovani studiosi non solo europei (provenienti da Berlino, Potsdam, Parigi, Minsk, Kyoto) si sono perfezionati alla annuale Scuola di Alta Formazione “Cattedra Vittorio Alfieri”.

Dal 1996, anno della chiusura, la nostra Istituzione si è impegnata con tutte le sue energie per riaprire al pubblico la Casa del grande scrittore, una suggestiva dimora nobiliare settecentesca, restaurata dall’architetto Benedetto Alfieri, cugino del Poeta, su un preesistente edificio medioevale, per farne un luogo di arte e cultura, con  le stanze dell’appartamento in cui Alfieri visse gli anni dell’infanzia, l’interessante sezione teatrale, la Biblioteca in consultazione e antiquaria e il doppio Archivio, Alfieriano e di famiglie nobiliari piemontesi.

L’imponente e complesso lavoro di ristrutturazione e risanamento è ancora lontano dalla sua conclusione, impedendo così agli astigiani, agli italiani e ai visitatori stranieri di godere di questo suggestivo polo di attrazione, dalla forte valenza turistica.

Ma ciò che è drammatico e doloroso è che l’anniversario a cui abbiamo fatto cenno coincida con una situazione di penuria economica così grave da non garantire alla Fondazione il minimo di vita dignitosa.

Essa ha sempre garantito un’alta dignità alle proprie iniziative con il minimo esborso necessario e con uno straordinario impegno volontario di appassionati sia italiani che stranieri. Bastino queste cifre: a causa dei tagli e dei pesanti ritardi nelle erogazioni, nell’anno 2011 sono stati erogati, per dodici mesi di vita ordinaria dell’Ente, solo 24.000 euro da parte del Comune di Asti.

Siamo giunti, è amaro doverlo rendere pubblico, a uno stadio di assoluta emergenza, se non si vuole ipotizzare la paralisi di una Istituzione di così alto livello.

Prestigiose Fondazioni bancarie del territorio (Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Fondazione CRAsti, oltre al Comune di Asti, proprietario dell’immobile, e alla Regione Piemonte) dal 2004 ad oggi hanno reso possibili i lavori portati a compimento sul fronte edile e del riallestimento, ma occorre un ulteriore sforzo, perché molto si è fatto, ma molto ancora resta da fare.

E’ per questo che, dopo aver a lungo riflettuto, abbiamo deciso con questa nostra lettera aperta di rivolgerci a ogni persona sensibile alla tutela dei valori della Cultura, invocando il Suo aiuto disinteressato e generoso per continuare a operare con impegno, rigore e trasparenza.

Sappiamo bene quale momento difficile ognuno si trova a fronteggiare nell’ambito della propria vita quotidiana, ma osiamo egualmente chiedere un sostegno, anche piccolo, perché ravvisiamo in esso un aiuto importante alla Civiltà del nostro Paese.

Se, come vivamente speriamo, intenderete sostenere la nostra Fondazione, effettuate un versamento di qualunque importo sul

C.C. BANCARIO presso la Cassa di Risparmio di Asti S.p.A.

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UN SOSTEGNO PER CASA ALFIERI

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Per esprimerVi fin d’ora la nostra piena e commossa gratitudine, sappiate che il Vostro nome verrà inserito in una tabula gratulatoria che accoglierà in ordine alfabetico il nome di tutti i sostenitori.

Si prega, pertanto, di indicare, all’atto del versamento, oltre a NOME e COGNOME, la CITTA’ di provenienza.

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Il Presidente, prof. Gian Mario Anselmi e il Direttore, dott.ssa Carla Forno

 

Inizia giovedì 1 marzo al Cinema Lumiere (corso Dante 188, Asti) la rassegna di film a tema ambientale a cura del circolo Gaia Legambiente di Asti.

Le proiezioni inizieranno alle ore 21 e saranno seguite da un breve dibattito.

Programma:

ACQUA:

Giovedì 1 marzo

“ L'unica acqua/One water ”

Interverrà:

Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche

 

NUCLEARE:

Giovedì 8 marzo

“ Into Eternity ”

Interverranno:

Giancarlo Dapavo: Presidente Legambiente Asti

Gianpiero Godio: Referente energia Legambiente Piemonte

 

CLIMA:

Giovedì 15 marzo

“ Le ricette per il disastro ”

Interverrà:

Fabio Dovana: Presidente interregionale di Legambiente

 

ALIMENTAZIONE:

Giovedì 22 marzo

“ Il nostro pane quotidiano/Our Daily Bread ”

Interverrà:

Gianpiero Godio: Referente energia Legambiente Piemonte

 

RIFIUTI:

Giovedì 29 marzo

“ Biutiful Cauntri ”

Interverrà:

Raphael Rossi: in collaborazione con Libera

 

BIODIVERSITÀ:

Giovedì 12 aprile

“ The end of the line ”

Interverrà:

Nico Marinetto: Responsabile Lipu Asti

 

CONSUMO DI TERRITORIO:

Giovedì 19 aprile

“ Il suolo minacciato ”

Interverrà:

Alessandro Mortarino: Salviamo il Paesaggio/Stop al Consumo di Territorio

 

 

Alle ore 19 di Lunedì 13 Febbraio è tornato in libertà Samule Gullino, l'astigiano di 27 anni detenuto nel carcere di Quarto d'Asti nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Torino in merito agli scontri fra No Tav e polizia avvenuti in Val di Susa. Samuele, difeso dall'avvocato Maurizio La Matina, era stato ascoltato in mattinata dal giudice del Tribunale del Riesame, che ha dunque accolto le richieste del legale.
Samuele resta, per ora, agli arresti domiciliari.

Con  Sentenza  emessa  in  data  9  febbraio,  il  TAR  del  Piemonte  ha  accolto  il  ricorso  presentato  dal Comitato  Promotore  del  Referendum  Regionale  contro  la  Caccia  ed  ha  ordinato  al  Presidente  della Regione  di  attivare  le  operazioni  per  la  consultazione  popolare.  Alla  Regione  è  stato  concesso  un periodo di 15 giorni, dopo il quale sarà il Prefetto a sostituirsi alla Regione in veste di commissario ad acta.
Ricordiamo che il referendum era stato richiesto, corredato da 60.000  firme di elettori piemontesi, nel lontano  1987  e  che  non  si  è  mai  potuto  tenere  per  la  politica  ostruzionistica  ed  antidemocratica  delle  varie maggioranze che si sono succedute in questo quarto di secolo alla guida della Regione Piemonte.
Il referendum non chiede l’abolizione della caccia, ma solo una sua drastica limitazione (riduzione del numero di specie  cacciabili a 4 – cinghiale, fagiano, lepre  e minilepre  -,  divieto di esercizio venatorio nelle giornate di domenica e su terreno coperto da neve, limitazioni dei privilegi concessi alle aziende faunistico-venatorie).

ORA E’ QUINDI CERTO CHE IL REFERENDUM CONTRO LA CACCIA SI FARA’.

La Regione è stata riconosciuta inadempiente e condannata a rifondere le spese legali al Comitato promotore.
“Deve affermarsi che la mancanza di qualsiasi risposta da parte della Regione alle richieste volte dai ricorrenti  di  far  ripartire  il  procedimento  e  l’omessa  comunicazione  di  qualsiasi  informazione  al riguardo  rappresentano  un’inottemperanza  al  giudicato  della  sentenza  della  Corte  d’Appello  che  ha riconosciuto la sussistenza del diritto soggettivo pubblico alla prosecuzione del processo referendario” scrivono i giudici del TAR.

Entro il mese di febbraio conosceremo la data del referendum, che dovrà svolgersi in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno. “Auspichiamo in contemporanea alle elezioni amministrative, per ovvi motivi di risparmio di denaro pubblico” ha affermato Piero Belletti del Comitato Promotore.
“Il tempo dei trucchi e degli inganni è finito. Dopo 25 anni di sospensione dei diritti democratici nella nostra  Regione  operata  dalla  casta  che  ci  governa,  la  democrazia  potrà  finalmente  riprendere  il  suo corso. Il Consiglio regionale accantoni il tentativo di modificare la legge sulla caccia a favore di una minoranza  (i  cacciatori)  e  si  rimetta  alla  volontà  dei  cittadini,  che  con  il  referendum  esprimeranno  il loro  pensiero  sull’argomento.  Chi  per  25  anni  ha  impedito  il  voto  popolare  tragga  le  dovute
conseguenze da questa sentenza “.” ha aggiunto Roberto Piana del Comitato promotore.

Aderiscono al Comitato: Agire Ora, APDA, CIPRA Italia, ENPA, Federazione dei Verdi, GEVAM, Gruppi Consiliari Regione
Piemonte Federazione Sinistra Europea, Insieme per Bresso, Italia dei Valori e Sinistra Ecologia Libertà, La Pulce, LIDA,
Mountain Wilderness, Movimento 5 Stelle, No alla caccia, OIPA, Teatro Zeta, Terra Boschi Gente e Memorie, Terra del
Fuoco, VegFestival.

Per maggiori informazioni: http://www.referendumcaccia.it/

La Bottega Altromercato di Via Cavour 83 ad Asti invita alla visita dei propri locali in occasione della seconda edizione di "Emozioni Solidali", che si terrà dall’11 al 25 febbraio prossimi.

In quei giorni sarà possibile vedere in anteprima la nuova collezione e ordinare le bomboniere per il proprio ricevimento, scegliendo tra le tante originali proposte in catalogo e dai campioni presenti in bottega.

Si potrà inoltre conoscere la provenienza ed il progetto di ogni singola bomboniera, apprezzarne i materiali naturali e la qualità del lavoro artigianale con l'aiuto del suo personale che vi assisterà nella scelta, consigliandovi al meglio secondo le vostre esigenze.

L'ampia gamma consente a tutti di trovare l'oggetto più adatto alle proprie necessità: la nuova collezione infatti è stata pensata per soddisfare i gusti classici, quelli di chi predilige l’utilizzo di fibre e materie prime naturali e di chi cerca un’idea più briosa e colorata.

Durante l'evento potrete inoltre assaggiare i gustosi confetti del commercio equo per scegliere quale sarà il confetto che vi accompagnerà al ricevimento, o semplicemente, per assaporare un dolcetto solidale.

Sul sito Altromercato, al link www.altromercato.it, a partire dal 1 febbraio, troverete una sezione dedicata ad Emozioni Solidali. Navigando, potrete curiosare tra i prodotti da ricorrenza ed informarvi sulle storie dei produttori che le hanno realizzate.

Bottega Altromercato: via Cavour 83, Asti - tel. 0141-321869 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.ravafava.it

Altritasti Periodico on line dell'Associazione di Promozione Sociale Altritasti - via Carducci 22 - 14100 Asti - C.F. 92060280051
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