di Maurizio Bongioanni.
L'altro giorno ho visto alla tv un servizio in cui si parlava del processo aperto a carico di un traghettatore che non si sarebbe fermato ad aiutare un uomo che stava affogando nel canale di Venezia. La cosa che colpisce, più di altre, è che quell'uomo che stava annegando era un immigrato, di colore, che probabilmente si era buttato per farla finita, per disperazione. Il traghettatore non ha lanciato un salvagente, non ha chiamato i soccorsi, semplicemente è andato avanti, ignorandolo. Intorno al canale i turisti si sono fermati ad assistere la scena e uno di loro ha girato un video dell'accaduto. Nessuno si è buttato in acqua a salvarlo. Anzi, nel video si sente chiaramente un passante che grida "Ehi, Africa!" a mo' di scherno. Quanto accaduto dovrebbe farci vergognare e riflettere sulla direzione che sta prendendo il nostro mondo, tra muri, divieti di ingresso e razzismo, troppo razzismo. Con questo in mente ho ascoltato le parole di Cedric Herrou, un contadino della Val Roya, che rischia 5 anni di carcere e 30mila euro di multa per aver aiutato decine di migranti ad attraversare la frontiera tra Italia e Francia e dandogli ospitalità.
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