Vero. Le comunali in provincia di Cuneo si sono ormai chiuse. Per questo il seguente comunicato stampa del Comitato Cuneese per l'Acqua Bene Comune potrebbe sembrare inutile. Nonostante il colpevole ritardo di inserimento di questo articolo, lo abbiamo pubblicato perché lo riteniamo comunque interessante, per vedere cosa hanno detto i candidati sindaci e se in futuro le loro "parole" saranno rispettate o meno ...
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Lo scorso 17 maggio, il Comitato Cuneese Acqua Bene Comune aveva scritto ai candidati sindaci dei tre maggiori centri della provincia che andranno al voto Domenica 11 giugno 2017, esattamente sei anni dopo il referendum per l'acqua pubblica, per chiedergli che rendessero pubblica la loro posizione sulla situazione provinciale della gestione dell'acqua della quale i tre eletti saranno determinanti decisori.
Come è ormai noto a molti, la nostra posizione di promotori del referendum, della legge di iniziativa popolare e di tante battaglie locali e nazionali è quella che prevede una gestione totalmente pubblica, al di fuori delle regole del mercato e partecipata dagli utenti e dai lavoratori del settore. A nostro avviso l'unica forma organizzativa che coglie fino in fondo questo traguardo è la gestione tramite Azienda Speciale consortile di diritto pubblico. In situazioni come quella della provincia di Cuneo dove attualmente coesistono tutte e tre le forme di gestione: pubblica, mista e privata, riteniamo un buon avvio di percorso il passaggio attraverso una gestione consortile tra società per azioni totalmente pubbliche in modo da estromettere dalla proprietà le componenti private ovviamente, e comprensibilmente, legate alla realizzazione di guadagni finanziari.
Sono molte le risposte che ad oggi abbiamo ricevuto, tutte integralmente leggibili al link: http://bit.ly/2r6LNmP , sotto le richiamiamo in sintesi, invitando gli elettori a consultarle integralmente, in modo da poter esprimere un voto informato e cosciente.
CANDIDATI SINDACO DI CUNEO:
Nello Fierro e Manuele Isoardi rispondono di condividere il percorso che passando attraverso ad una SpA consortile totalmente pubblica porti ad una Azienda Speciale di diritto pubblico.
Federico Borgna e Maria Luisa Martello affermano la loro convinzione che la gestione pubblica sia la forma migliore e rispettosa del voto dei cittadini e la identificano nella forma di SpA (anche consortile) con unici soci i comuni, sull'esempio della cuneese ACDA riconosciuta valida ed efficiente.
Beppe Lauria sottoscrive senza se e senza ma la gestione pubblica ma non si addentra nella descrizione della forma ritenuta migliore.
Giuseppe Menardi non ha risposto.
Precisiamo che per scelta politica legata alla Costituzione democratica nata dalla Resistenza, non abbiamo colloquiato con il candidato di Casa Pound.
CANDIDATI SINDACO DI SAVIGLIANO:
Antonello Portera si colloca tra i sostenitori della gestione totalmente pubblica senza produzione di guadagni, anche per affrontare i notevoli investimenti necessari nella zona di Savigliano, Saluzzo e Fossano.
Maurizio Schininà si limita a promettere una attenta lettura delle nostre proposte.
Tommaso Gioffrida dopo una iniziale proposta di apertura di dialogo, da noi accettata, non ha più inviato riscontri.
Non hanno risposto i candidati: Piergiorgio Rubiolo e Giulio Ambroggio.
CANDIDATI SINDACO DI MONDOVÌ:
La candidata Daniela Oggerino promette, rifacendosi all'art.43 della Costituzione, il proprio impegno, e lo chiede a tutta la futura Amministrazione, per una azione concreta all'interno di tutti gli organismi dell'ATO4 chiamati a realizzare la gestione totalmente pubblica dell'acqua Bene Comune.
Giuliano Bessone rifacendosi alle imminenti decisioni su forma gestionale ed investimenti ritiene necessaria una forma di gestione totalmente pubblica, senza divisione di utili.
Il candidato Paolo Adriano si dice per l'acqua completamente pubblica ma in forma di un'unica azienda, non come consorzio d'imprese, allo scopo di limitare i costi.
Non hanno risposto: Donatella Garello e Stefano Tarolli.
Già con la vecchia Amministrazione monregalese era iniziato un percorso di cambiamento importante dichiarando di voler passare dalla attuale gestione mista (fortemente deficitaria nella realizzazione degli investimenti programmati) a quella pubblica.
I sindaci della provincia di Cuneo, riuniti in assemblea generale il 2 luglio 2015, decisero di onorare questo impegno dando il compito alla Conferenza dei Rappresentanti degli Enti Locali di ATO4 Cuneese di redigere e mettere in atto un cronoprogramma che portasse alla costituzione di un unico gestore pubblico entro la fine del 2017.
Nonostante da allora siano trascorsi quasi due anni e diversi passi in avanti siano stati compiuti, ad oggi non è dato sapere lo stato di avanzamento del progetto e pare difficile il rispetto dei tempi.
Il Comitato Cuneese Acqua Bene Comune ritiene di aver svolto con questa azione il suo fondamentale compito di trasparenza ed informazione per consentire a tutti i cittadini che si recheranno al voto di poter compiere scelte ragionate e coerenti. In particolare a quel 60% di cittadini della provincia di Cuneo che nel 2011 votarono al referendum e che per il 90% scelsero una gestione pubblica fuori dalle regole del mercato, dando attuazione al nostro motto: “SI SCRIVE ACQUA, SI LEGGE DEMOCRAZIA”.