di Guido Viale.

E’ verosimilmente doloroso per tutti constatare quanto nel corso degli anni i nostri modi di pensare si siano allontanati non solo tra di loro, ma anche da quanto davamo per scontato, forse avventatamente, in un periodo di intenso coinvolgimento collettivo, non solo politico, ma anche personale ed esistenziale. Certo, dopo il dissolvimento di quella stagione, ciascuno ha preso la sua strada; strade differenti e spesso divergenti, contrassegnate per anni da figure e personaggi inconsistenti e spesso ridicoli, incapaci di creare incomprensioni reciproche radicali. Anche perché poi di fatto il loro operare non divergeva granché. Ma ora che di mezzo c’è il massacro dei migranti, la guerra mondiale alle porte e l’imminente distruzione della vita umana sulla terra, ritrovare quell’afflato che ci aveva tenuti uniti è più difficile per tutti. Ora ci viene detto di difendere i valori occidentali contro la barbarie che viene dall’est...

di Raffaele Barbiero, Centro per la pace di Forlì.

Riprendo questa domanda per segnalare una delle più grandi e massicce risposte nonviolente dopo la liberazione dell’India nel 1947 grazie alle azioni portate avanti attraverso la guida di Gandhi e del Congresso Nazionale Indiano. Tra l’altro nel caso che vado ad evidenziare non si potrà dire come spesso si usa fare, per sminuire la portata della lotta nonviolenta in India, che è riuscita perché dall’altra parte c’erano “i civili inglesi” (cosa non vera, ma non tema di questo intervento)...

di Gerardo Femina, Europa per la Pace.

Molto spesso la parola nonviolenza evoca l’immagine di brave persone che non fanno male agli altri e che in genere preferiscono evitare i conflitti. Si associa la nonviolenza a una forma di passività, al non essere violenti, se non addirittura alla rinuncia a far valere i propri diritti e le proprie ragioni.
Tutto questo è molto lontano dalla filosofia e dalla pratica della nonviolenza...

Si prepara un nuovo fronte di guerra su pressione della Russia. Nonviolenti bielorussi e italiani contro la militarizzazione dei bambini.

A cura del Movimento Nonviolento.

Our House (organizzazione pacifista e nonviolenta bielorussa, per i diritti civili) ha redatto un rapporto sulla militarizzazione di massa dei bambini in Bielorussia e la partecipare a future azioni militari a fianco della Russia. Il rapporto è diffuso in Italia dal Movimento Nonviolento, partner dell’associazione bielorussa Our House nell’ambito della Campagna di Obiezione alla guerra (per il sostegno agli obiettori di coscienza russi, bielorussi e ucraini) e della War Resisters International...

A cura di Libera Asti.

Donne in Afghanistan tra speranza e disperazione” era il tema del secondo incontro sulla lotta delle donne contro i sistemi patriarcali che si è svolto il primo marzo nell’aula magna dell’Uniastiss.
Risulta difficile immaginare un futuro per l’Afghanistan. Alle limitazioni dei diritti fondamentali imposte dai Talebani durante il primo anno di ritorno al potere nell’agosto del 2021 -dall’istruzione alla salute- si sommano la crescente povertà, l’insicurezza alimentare, il pericolo costituito dai continui attentati...

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